PONTELATONE – Il giudice del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha espresso la propria decisione nel processo nato dalla vicenda relativa al cimitero comunale. La sentenza di primo grado assolve l’ex sindaco Antonio Carusone mentre condanna al pagamento di una ammenda gli altri due imputati- il tecnico comunale, Raffaele Marra dovrà pagare 2.600 euro mentre il custode del camposanto, Angelo Bellone è stato condannato al pagamento di 5.000 euro. Tutti sono di Pontelatone. Secondo l’accusa avrebbero violato gli articoli 81, 110 c. p. e 256 1 e 2 del decreto legge 152/2006 perché, in concorso tra loro, con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, anche in tempi diversi, Carusone, nella qualità di sindaco del comune di Pontelatone; Marra nella qualità di responsabile dell’ufficio tecnico comunale; Bellone nella qualità di custode, consentivano il deposito incontrollato ed una gestione illecita dei rifiuti nell’ambito della gestione del cimitero di Pontelatone e, segnatamente, consentivano nell’area cimiteriale il deposito incontrollato di materiali di risulta derivanti da attività di estumulazione (resti di bare in legno, avanzi di indumenti, imbottiture, lapidi, oggetti di arredo sacro) e da demolizioni edili (calcinacci, mattoni, tegole) in un quantitativo superiore ai 30 metri cubi. Fatti che l’autorità giudiziaria avrebbe accertato nell’estate del 2014. Il processo prevede a prossima udienza per gennaio 2019. Ora, dopo la sentenza di primo grado, Marra e Bellone potrebbero ricorrere in appello per tentare di ottenere l’assoluzione piena. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Paolo Di Furia, Emilio Russo e Nadia De Marco.