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ROCCAROMANA – Attentato incendiario e perquisizioni, l’Associazione antimafia “Antonino Caponnetto” al fianco di Longo

Roccaromana – L’associazione Antimafia “Antonino Caponnetto” interviene – attraverso un post affidato alla propria pagina facebook – in merito alla vicenda dell’attentato incendiario che distrusse l’auto della professoressa Vittoria Longo. Pochi giorni fa in paese il blitz dei carabinieri con alcune perquisizioni fra cui anche un consigliere comunale di maggioranza. Non vi è alcuna conferma ufficiale sulla relazione fra l’attentato e le perquisizioni, tuttavia, molte voci raccolte in paese vanno in quella direzione. Sulla questione sembra avere le idee chiare l’Associazione Antimafia Antonino  Caponnetto che scrive: “Il Blitz di questi giorni, eseguito dai Carabinieri di Capua nelle abitazioni di tre roccaromanesi, riporta in primo piano l’incendio dell’auto della professoressa Longo, avvenuto nell’agosto del 2017. Il 13 agosto del 2017, alle ore 03 circa, veniva data alle fiamme, dentro il cancello di casa sua, l’auto della professoressa Vittoria Longo. Questo fatto, aveva suscitato, già allora, parecchio scalpore per la sua efferatezza ed aveva dato luogo ad una immediata manifestazione di un generoso afflato di solidarietà da parte di quanti conoscono la professoressa, le sono affezionati e ne apprezzano le doti di grande umanità e generosità, con le quali ha sempre operato nel suo lavoro e nella sua attività. È stato uno stringersi intorno a lei da parte di colleghi, degli ambienti del meridionalismo militante, delle associazioni, non ultima l’Associazione per la lotta contro le illegalità e le mafie “A. Caponnetto”. La professoressa, donna educata al rispetto della legalità, – in famiglia, il padre è stato un carabiniere vecchio stampo ed il fratello è un sottoufficiale dell’esercito -, è una scrittrice ricercatrice apprezzata, fra le sue pubblicazioni, oltre agli scritti di storia sul brigantaggio e sul risorgimento, figura anche un romanzo, “Come un Chicco di grano”, edito per edizioni Paoline. La professoressa chiaramente provata, non aveva ricevuto in precedenza alcun segnale intimidatorio o altro. Quindi, un fulmine a ciel sereno! Si è inoltre appurato la presenza sui social di una campagna diffamatoria, rivolta nei suoi confronti e nei confronti del suo compagno, dott. Alfredo Pappalardo, un dirigente scolastico in pensione che, nelle scuole, per anni si è occupato di legalità e di progetti per formazione di una coscienza contro la criminalità mafiosa. Ora, gli atti a nostra disposizione ci rivelano che sono ufficialmente indagati per i reati di incendio e diffamazione aggravata e minacce, artt 423, 595, e 612 comma II cp, due operai di Statigliano fraz. di Roccaromana, uno dei quali pare che ricopra il ruolo di consigliere di maggioranza nell’attuale amministrazione, è indagato anche un operatore ecologico di S.Croce, altra frazione del comune di Roccaromana. A tutti e tre gli indagati, sono stati sequestrati telefonini, computer, tablet ed altro materiale informatico, che sono ora a disposizione degli inquirenti per i rilievi utili all’inchiesta. Le indagini sono ancora in corso, anche in seguito alla denunzia presentata dalla professoressa Longo e dal suo compagno. Intanto c’è il massimo riserbo sulle indagini”.

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