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LA GELOSIA: NORMALE O PATOLOGICA?

La gelosia è un sentimento che nasce dalla paura di perdere la persona amata, qualcuno che siamo convinti ci appartenga e a cui teniamo particolarmente. Ciò ci porta spesso a compiere gesti eccessivi e impulsivi causati dalla paura dell’abbandono. Non sempre, però, la gelosia nasce da un evento reale ma scaturisce spesso da rappresentazioni mentali che non hanno alcun fondamento, ma è bensì la nostra insicurezza e paura a creare scenari in cui compare l’ipotetico tradimento. La gelosia è legata al desiderio di possesso, alla paura che qualcosa che riteniamo nostro possa esserci sottratto, con l’intenzione di voler possedere l’altro in maniera totale ed esclusiva, attuando comportamenti iper controllanti, fino ad essere asfissianti e limitando la libertà del proprio compagno. Sigmund Freud, il padre della psicoanalisi, fa risalire la gelosia all’infanzia: al momento in cui vogliamo essere amati in modo esclusivo dai nostri genitori ma, con l’arrivo di un fratellino o di una sorellina, temiamo di perdere le loro attenzioni, il loro amore e di essere trascurati o abbandonati. In seguito questa gelosia si ripete nei confronti del partner, un sentimento che quasi tutti proviamo verso la persona amata, ma che può diventare opprimente rappresentando così il segnale della poca fiducia che abbiamo in noi stessi, arrivando spesso a pensare di non meritare l’amore dell’altro.

Sigmund Freud distingue tre forme di gelosia:

La gelosia competitiva: deriva dalla paura di perdere l’oggetto d’amore, dalla ferita narcisistica patita quando sembra che un altro ci venga preferito o dall’ostilità verso il rivale più fortunato, vero o presunto che sia. Anche se viene definita “normale”, questa forma già contiene in sé un’ostilità potenzialmente pericolosa.

La gelosia proiettiva: quando il soggetto proietta sul partner i propri desideri di tradimento inappagati.

La gelosia delirante: è la più pericolosa, caratterizzata dalla convinzione paranoica dell’infedeltà del partner. Questo tipo è associato a disturbi gravi della personalità e comporta un vero e proprio terremoto a livello del sistema affettivo (ansia, depressione, paura, rabbia), neurovegetativo (aumento della pressione arteriosa, insonnia, tachicardia) e cognitivo (perdita della capacità di valutare la realtà in modo obiettivo).

 

La gelosia si compone di due diversi livelli:

La gelosia normale: quando è legata all’amore e ha delle manifestazioni che sono ritenute accettabili, facendo sentire l’altro desiderato ed amato. Essa si presenta in minima parte e può far bene alla relazione aggiungendo un po’ di “sale” al rapporto.

Gelosia patologica: in questo caso la gelosia è provocata da paure che non trovano riscontro nella realtà, qualcosa che viene creato dalla nostra mente ma che non può essere oggettivamente dimostrato. La persona gelosa ricrea scenari in cui sono inclusi l’ipotetico rivale e anche le prove dell’infedeltà. In questo modo la realtà viene distorta creando una serie di fraintendimenti. Ciò può portare a conseguenze pericolose come lo stalking o persino il delitto passionale. Gli aspetti di tale forme di gelosia sono: eccessivo controllo nei confronti dell’altro, aggressività e invidia verso rivali (reali o immaginati), comportamenti aggressivi verso il partner, scarsa autostima, timore di essere abbandonato, sospetti verso il comportamento del compagno nei confronti delle altre persone.

 

Quali sono le caratteristiche principali delle persona gelosa?

 Paura di perdere ciò che si ritiene proprio.

 Paura di essere abbandonati.

 Gelosia verso una terza persona che si considera pericolosa per la coppia.

 Tendenza ad assoggettare il partner.

 Diffidenza verso gli altri accompagnata spesso da pregiudizi.

 Mancanza di autostima che porta la persona gelosa a sentirsi insicura.

 

Com’è possibile superare la gelosia ossessiva?

Rafforzare la fiducia in se stessi: aumentando l’autostima si riducono ansia e aggressività, due elementi strettamente legati alla gelosia.

Analizzare le situazioni che provocano la gelosia: fate una valutazione obiettiva e mettetevi nei panni dell’altro (Come mi sentirei ad essere continuamente controllato dal mio partner?)

Comunicare le proprie paure: esponete i vostri dubbi al partner, dicendogli ciò che vi fa stare male, in questo modo lui potrà modificare i comportamenti che vi causano malessere.

Trascorrere del tempo con gli altri: è consigliabile non stare sempre e solo in compagnia del partner. Concedetevi i vostri spazi ognuno con i suoi amici e con i propri hobbies.

Scrivere insieme una lista con le qualità che il partner ama in voi: sarà utile rileggerla quando la gelosia verso un’altra persona si impossesserà di voi. Sembra banale ma vi sentirete rassicurati.

Provare a capire da cosa deriva la vostra gelosia: chiedetevi per quale motivo siete gelosi e da cosa vi sentite minacciati. In questo modo riuscirete a scomporre il problema che vi apparirà meno doloroso.

Chiedere scusa e spiegare le proprie motivazioni: scusatevi con il partner se avete reagito male nel momento in cui lui parlava con un’altra persona. Ricordategli che avete fiducia in lui e che in quel momento stavate attraversato un momento di insicurezza che ha provocato in voi una reazione eccessiva e fate in modo che ciò non accada più senza giusta motivazione.

 

La rubrica di approfondimento su tematiche psicologiche, a cura della Dott.ssa Angela Pagliaro Psicologa, ha l’obiettivo di affrontare temi e problemi che ci incuriosiscono e su cui vogliamo saperne di più, fornendo spunti di riflessione e quesiti sulla nostra vita e sulle relazioni con gli altri. Domande che forse non ci siamo mai posti e che sappiano ampliare i nostri orizzonti, con l’idea di fondo che la conoscenza non sta tanto nelle risposte che ci diamo, quanto piuttosto nelle giuste domande che ci poniamo. Potrete scegliere personalmente il tema da trattare in ogni articolo o porre domande alla psicologa, inviando una email a info@paesenews.it. Questa rubrica ha come fine quello di favorire una riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni e le risposte fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le email saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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