Alife / Pietravairano – I soldatini del web e i parlamentari, le due facce dei 5 Stelle per “imbrogliare” gli elettori

Alife / Pietravairano – Da un lato i “seminatori di odio”  (altro che di sogni) del Movimento Cinque Stelle, diffondono a raffica – sui social – spot e slogan contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  Invitano, ad esempio, a spegnere la Tv per il rituale discorso a reti unificate della massima carica dello Stato Italiano. Dall’altra parte, invece, i parlamenti si mettono in fila per salutare rispettosamente il presidente Mattarella. Lo ha fatto, ad esempio, lo scorso otto dicembre l’onorevole Margherita Del Sesto. Un comportamento giusto e corretto quello della Del Sesto. Un comportamento che, tuttavia, seppur corretto, stride fortemente  con la strategia del Movimento.
Sono le due facce dello stesso Movimento Cinque Stelle che da un lato mostra disprezzo e odio verso le massime cariche dello Stato. Dall’altro canto, invece, in occasioni ufficiali usa rispetto e stima verso Mattarella.  Tutto sembra attuato all’interno di una precisa strategia utile solo ad ingannare la base degli elettori.
Sull’intero territorio nazionale ci sono numerosi “divulgatori”  del web. Sono autentici soldatini, arruolati a tutti gli effetti e in alcuni casi anche ben remunerati,  che hanno il compito di rilanciare  spot e slogan partoriti dal movimento stesso. Spesso sono le tipiche frasi capaci di fare presa sul popolino e di saldare tutti contro il nemico di turno. Proprio in questi giorni, ad esempio, ripetutamente gli “agitatore” grillini stanno pubblicando ripetutamente  slogan contro il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non farti prendere per il culo a domicilio, il 31 dicembre spegni  sta cazza di televisione”.  E poi pubblicano  una foto del comico, capo del Movimento, con la scritta: “Io il 31 ascolterò lui”.
Un autentico affronto al capo dello Stato. Ma tanto è solo una finta per tenere alto il livello di rancore verso le istituzioni.  Senza la giusta dose quotidiano di odio e fango, gli elettori potrebbero scappare. E soprattutto resterebbe poco, molto poco su cui discutere.