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PSICOLOGIA – Come smascherare un bugiardo: i segnali del corpo

I bugiardi li ritroviamo un po’ ovunque, chiunque nella sua vita ne conosce almeno uno e quando l’inganno viene svelato è difficile riacquistare la fiducia persa. Sono persone che vivono in un loro mondo, fragili, insicuri, con una bassa autostima e un forte bisogno di considerazione e d’accettazione da parte degli altri. Chi non conosce Pinocchio, un mentitore esperto, o meglio un abilissimo bugiardo e dissimulatore; oppure la leggenda di Ulisse, eroe Acheo che con i Greci utilizzò un enorme cavallo di legno per trarre in inganno i nemici ed espugnare la città di Troia. Non è stata solo la lotta per la verità ad essere celebrata in letteratura, ma anche la menzogna, il sotterfugio e l’inganno hanno avuto un ruolo importante. Mentire non è un comportamento solo dell’uomo, perfino gli animali “mentono” per sottrarsi al pericolo, per ottenere un vantaggio sul nemico, per ingannare la preda, e per conquistare la femmina desiderata durante un corteggiamento. Addirittura gli insetti ingannano, come il ragno che fa “il morto” per evitare di essere ucciso. Altri ragni, invece, emettono ferormoni che attirano falene di sesso maschile, ingannando così le loro prede. Pure i fiori si mostrano per quello che non sono così da attirare gli insetti per l’impollinazione. Quindi, possiamo dire che la menzogna è uno dei principi su cui fonda l’attività di madre natura. L’uomo naturalmente non si sottrae a questa regola, e mentire, negli adulti e nei bambini, è all’ordine del giorno. Esistono due tipi di menzogna quella intenzionale, in cui un individuo decide volontariamente di trarre in inganno un’altra persona; e quella non intenzionale, che derivata dai falsi ricordi creati dalle procedure di indagine, dai resoconti e dalle reminiscenze che sono considerate vere da chi le produce. Ma mentire non è poi così semplice come si crede, l’uomo mette in campo l’intenzionalità, la pianificazione, la rappresentazione mentale complessa degli eventi, e tutte queste variabili entrano in gioco quando egli mente. Per mentire occorre avere buone capacità cognitive e uno sviluppo avanzato del sistema rappresentativo, inoltre, bisogna possedere una “teoria della mente”, ossia la possibilità di rappresentarsi il possibile contenuto della mente degli altri. Il mentire presuppone di sapere quello che l’altro conosce e non conosce, infatti solo così si possono dare informazioni false che risulterebbero credibili all’interlocutore. La bugia di solito rappresenta una scorciatoia che permette di ottenere ciò che sarebbe difficile o impossibile da raggiungere. In psicologia è condivisa l’opinione secondo cui la menzogna è accettata dagli altri come verità anche in casi in cui esisterebbero indizi che potrebbero svelarla. Infatti, non dubitiamo di quello che gli altri ci dicono, a meno che non si tratti di persone le cui attività vengono associate alla menzogna, come i politici o i venditori di auto usate. Spesso chiudiamo gli occhi, alle volte in maniera consapevole, in situazioni in cui si percepisce che l’altro mente, ma il rivelare la bugia metterebbe a rischio il successo della comunicazione o della relazione. In conclusione possiamo dire che il mentire è parte integrante della quotidianità dell’essere umano.

Vediamo quali sono i segnali del corpo che possono svelarci se abbiamo di fronte un possibile bugiardo:

  1. Prende le distanze dall’oggetto del discorso, ad esempio “questa cosa che dici…”
  2. Usa spesso frasi fatte e rafforza le sue affermazioni ripetendo “la verità è che; in tutta sincerità; onestamente”.
  3. Ripete la domanda che gli è stata fatta per prendere tempo.
  4. Fissa negli occhi il suo interlocutore, sapendo che chi dice la verità non distoglie lo sguardo, in tal modo, però produce un comportamento innaturale.
  5. Quando sorride non lo fa con tutti i muscoli del volto (ad esempio gli occhi non sorridono), e ride anche quando non ce n’è motivo.
  6. Fornisce pochi o troppi dettagli dei fatti, lasciando nell’interlocutore solo una gran confusione.
  7. Mentre parla si sfrega spesso gli occhi (soprattutto gli uomini) e si mette apposto i vestiti.
  8. Se gli vengono poste domande incalzanti senza lasciar tempo per pensare, questo fa sì che presto il bugiardo si contraddirà.
  9. Non è capace di ripetere la storia partendo dalla fine, quindi nel dubbio, chiedete di ripercorrere a ritroso i fatti appena descritti e vedrete che gran fatica farà a ricordare il tutto in modo cronologico.

 

10.Mentire è una situazione stressante, infatti, spesso hanno i piedi direzionati verso una via di fuga.

11.Costruiscono una barriera tra se e l’altro, sbattendo le palpebre, abbassando o girando la testa, abbassando il tono della voce, prendendo un oggetto da frapporre tra sé e l’altro.

Preso singolarmente ogni indizio può rivelare poco ma se si verificano insieme allora possiamo iniziare a pensare che molto probabilmente ci stiamo relazionando con un bugiardo.

La rubrica di approfondimento su tematiche psicologiche, a cura della Dott.ssa Angela Pagliaro Psicologa, ha l’obiettivo di affrontare temi e problemi che ci incuriosiscono e su cui vogliamo saperne di più, fornendo spunti di riflessione e quesiti sulla nostra vita e sulle relazioni con gli altri. Domande che forse non ci siamo mai posti e che sappiano ampliare i nostri orizzonti, con l’idea di fondo che la conoscenza non sta tanto nelle risposte che ci diamo, quanto piuttosto nelle giuste domande che ci poniamo. Potrete scegliere personalmente il tema da trattare in ogni articolo o porre domande alla psicologa, inviando una email a info@paesenews.it. Questa rubrica ha come fine quello di favorire una riflessione su temi di natura psicologica. Le informazioni e le risposte fornite hanno carattere generale e non sono da intendersi come sostitutive di regolare consulenza professionale. Le email saranno protette dal più stretto riserbo e quelle pubblicate, previo esplicito consenso del lettore, saranno modificate in modo da tutelarne la privacy.

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