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MARZANO APPIO – L’etica nella poesia di Marinelli, convegno in sala consiliare

MARZANO APPIO (di Nicolina Moretta) – Il notaio Filippo Marinelli sabato sera nella Sala consiliare del comune di Marzano Appio ha presentato il suo pensiero poetico al quale tanti temi sociali e di attualità sono sottesi. Ne ha presentato una sintesi della prefazione del libro:”Società a responsabilità limitata” dello stesso autore l’ex Dirigente Scolastico Carmine Lepore che ha parlato della tanta cura nell’arte della poesia, con riferimento alla cultura classica e greca e del significato etico dell’opera di Marinelli, e ha aggiunto:”Le sue poesie sono difficili, formalmente rigorose, sempre con un fine etico, che rivela la sua intensa passione civile. Fa spesso riferimento nelle sue poesie al barbaro assassinio di Aldo Moro, grande statista della Repubblica, ma anche all’assoluta mancanza di senso civico nella società italiana e di quanti avrebbero bisogno di andare alla morale di Kant.  Parla di mercato e di economia che devono essere usati per l’uomo e non viceversa. Dell’Europa unita.” E il preside Lepore non manca di fare un riferimento di cordoglio per la scomparsa del giovane giornalista Antonio Megalizzi.  Il sindaco Eugenio Ferrucci accoglie Marinelli come l’enfant prodige (giovanissimo è divenuto magistrato e successivamente notaio) che ha dato lustro al paese. Il professore Andrea Di Lieto parla delle cinque opere scritte da Marinelli e si chiede quale sia il desiderio che spinge il giurista a scrivere se non il bisogno etico di gridare il proprio dissenso su questioni importanti e aggiunge:”Nei suoi scritti c’è una visione anticipatoria impressionante.” Interviene Marinelli e parla con passione della storia italiana e si dice commosso di parlare alla sua comunità:”Come Ulisse che dopo aver errato, ritorna a Itaca.” E discute dei due binari dell’uomo e della tecnologia che si vanno sempre più divaricando, con una prevalenza della tecnologia. Analizza il senso delle parole: ‘paura’, ‘morire’, ‘speranza’, quale può essere la speranza di un’esistenza di un Dio. E conclude parlando del consumismo che ha spazzato via il cattolicesimo e il comunismo. In fine, l’assessore Rossana Carcieri legge una lettera di Giovanni Nocera dedicata al compianto musicista Antonio Galano e l’insegnate Giusy Giordano declama una poesia di Marinelli dedicata allo stesso artista; ha concluso il professore Di Lieto con una poesia scritta da Marinelli per l’amata madre.

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