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Sparanise – Consiglio comunale sull’allarme sicurezza, Martiello: noi siamo il paese più tranquillo dell’intera provincia

Sparanise – Ieri, venerdì 14 dicembre 2018, su richiesta del consigliere comunale di minoranza Vitaliano Ferrara, si è svolto un consiglio comunale urgente per discutere le problematiche relative alla sicurezza nel comune di Sparanise. La richiesta era nata dopo un noto episodio  delittuoso particolarmente violento che ha visto un giovane locale, di appena 17 anni, rischiare per la vita.
I quattro consiglieri di minoranza ( Ferrara, L’Arco, Merola e Parente) hanno tutti evidenziato la percezione di insicurezza da parte della cittadinanza, proponendo delle iniziative tese a fronteggiare tale fenomeno e fornendo al sindaco la piena disponibilità ad appoggiare, al di là degli schieramenti politici, qualsiasi  provvedimento teso al miglioramento della sicurezza della comunità.
Il sindaco, Salvatore Martiello, ha però incredibilmente spiazzato tutti i presenti rifiutando di fatto la mano tesa della minoranza consiliare, asserendo che a Sparanise non c’è alcun problema di sicurezza, anzi la cittadina calena sarebbe tra le più sicure della provincia di Caserta. Inoltre, Martiello ipotizzava che in questo specifico caso la presunta percezione di insicurezza dei cittadini fosse  in effetti una strumentalizzazione degli ultimi avvenimenti per attaccare l’Amministrazione comunale.  Il sindaco riteneva anche superflue alcune misure urgenti proposte dall’opposizione nello spirito della più ampia collaborazione  come per esempio: l’istituzione di un osservatorio per le politiche della sicurezza che si interfacciasse con i cittadini accogliendone le segnalazioni; l’implementazione, anche nella qualità, della videosorveglianza ampliandola in zone particolarmente degradate con collegamento con le centrali operative delle forze dell’Ordine; l’ampliamento del personale della Polizia Municipale i quali, in ragione delle lamentele di carenze di personale che non permetterebbero un impegno più efficace del Corpo (come riferito in consiglio dal consigliere di maggioranza Fabio Monfreda), non dovrebbero essere impiegati – così come avviene attualmente per esempio col comandante Fusco – in altri settori amministrativi del comune, così da potersi impegnare costantemente ai compiti istituzionali a loro propri; l’istituzione di un turno di servizio di controllo del territorio da effettuare congiuntamente e periodicamente insieme ai Carabinieri, alla Polizia di Stato ed alla Guardia di Finanza  dalle ore 20.00 in poi; favorire iniziative  culturali nelle scuole locali tese a sollecitare gli studenti ad una riflessione sui temi della sicurezza in genere ed in particola dello spaccio e consumo di stupefacenti ed alcol.  Il sindaco non ha detto che Sparanise è un paese sicuro ma che il dato statistico confrontato con altri è tra i più sicuri della provincia. Come dire: Sparanise, rispetto a Castelvolturno, è  un paese tranquillo. Ma questo, con tutto il rispetto per il sindaco, è cosa già risaputa.  Anche la sottovalutazione da parte del sindaco del fenomeno dello spaccio e consumo di stupefacenti in città, che secondo la sua analisi sarebbe quasi inesistente perché risulterebbero poche persone in cura al SERT, è facilmente contestabile perché non tutti i giovani tossicodipendenti, per diversi motivi, si affidano  al SERT. Anzi, proprio nel campo dell’uso di stupefacenti sappiamo che sia le famiglie coinvolte che gli stessi assuntori di droghe preferiscono nascondere questo malessere. L’analisi asettica del sindaco, che si è affidato solo ed elusivamente a freddi numeri statistici che a volte non corrispondono alla realtà, ha provocato un certo sconcerto in città. Non a caso in tutti gli interventi dei consiglieri comunali  di opposizione si è parlato sempre di “percezione di insicurezza” laddove la “percezione” non è un dato oggettivo ma  un  processo psichico che opera la sintesi dei dati sensoriali o dell’intuito in forme dotate di significato. (Vitaliano Ferrara – consigliere comunale di minoranza)

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