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Caianello – Sanità scandalosa, negate cure a ragazzina con grave disabilità. Il giudice condanna l’Asl e ristabilisce il diritto

CAIANELLO (di Antonio Migliozzi) – L’Azienda Sanitaria di Caserta riduce la consegna di sondini ad una ragazzina di  14 anni, affetta da grave disabilità. L’Asl ha motivato la decisione come conseguenza dei tagli inflitti alle spese sanitarie. Il tribunale, invece, ordina: nessuna scusa, la ragazza ha diritto a ricevere la stessa assistenza di sempre.
Questo in sintesi quanto deciso dai giudici sammaritani che hanno accolto il ricorso presentato dai genitori dell’adolescente.  Una malattia rara ed incurabile. E’ quanto diagnosticato nel 2010 dalla Commissione Medica per l’Accertamento dell’Invalidità alla 14enne – V.T. di Caianello -, riconoscendole una invalidità al 100% poiché  “affetta da una grave tetraparesi spastica da sofferenza perinatale e ritardo cognitivo e verisimile infezione da citomegalovirus”.   La sfortunata ragazzina viene alimentata solo attraverso dei sondini che la stessa Asl di Caserta le fornisce, i quali non vengono venduti nelle farmacie in quanto solo le Asl possono rifornirli.
La piccola V.T. ha bisogno, così come stabilito stesso dai medici competenti in materia della stessa struttura sanitaria statale, di ben 5 di questi sondini alla settimana, ma dallo scorso mese di giugno un medico dell’Asl le ha drasticamente ridotto il numero di sondini da ricevere al mese, a causa degli tagli alla Sanità. In pratica, dai cinque sondini alla settimana si è passati a 2 sondini al mese. Tale decisione è stata adottata in maniera del tutto arbitraria. Al di là del costo dei sondini, la mamma della ragazza, P.M., si è vista costretta a dover lavare e disinfettare questi sondini dal diametro di circa un centimetro (passandoci del cibo liquido, se non sono ben sterilizzati si rischiano delle infenzioni). A questo punto la madre della ragazza si è rivolta ai giudici per far valere un diritto alla figlia sancito dalla Costituzione Italiana e riconosciuto dagli stessi organi competenti dello Stato. Supportata legalmente dall’avvocato Marisa De Quattro, lo scorso mese di settembre è stato depositato presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere un ricorso, totalmente accolto dal Giudice Fabiana Iorio. La domanda è stata accolta con formula piena ordinando all’ASL Caserta di fornire alla ragazza le cinque prolunghe Peg per nutrizione a settimana, come indicato nel piano redatto dal medico, ed inoltre condanna la parte resistente al pagamento in favore della parte ricorrente delle spese del presente giudizio, oltre a compensare integralmente le spese tra ricorrente e la Regione Campania. A questo punto si potrebbe dire che alla fine la giustizia ha fatto il suo corso, ma resta da sottolineare che l’Asl, in tutta questa vicenda, è venuta in giudizio dando mandato ad un avvocato opponendosi al provvedimento dicendo che quel numero di sondini, ossia cinque alla settimana, come detto dal loro stesso medico, non era indicazione corretta. Adesso si spera che la giovane V.T. non debba più ricorrere alla giustizia per poter far valere i suoi diritti, così come per tutte quelle persone ammalate che hanno bisogno di cure mediche.

 

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