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foto di repertorio

TEANO – Donna avvolta dalle fiamme, Ventriglia sotto processo: la vittima non si presenta in aula

TEANO – Stalking e violenza, la testimone chiave della vicenda – la parte lesa – non si presenta in aula. Il giudice, per questa ragione, è stato costretto ad aggiornare tutto al prossimo mese di febbraio. Per quella data ha disposto l’accompagnamento da parte dei carabinieri della testimone. Il processo è a carico di Roberto Ventriglia, accusato di aver perseguitato e ferito la sua compagna. Il difensore dell’imputato – l’avvocato Fabrizio Zarone – ha fornito il consenso per tutte le testimonianze rese finora. Unica eccezione quella della vittima che dovrà, quindi, essere ascoltata dal nuovo giudice. La posizione dell’imputato, dopo le testimonianze sembra essere più leggera.  La stessa vittima avrebbe ammesso alcuni dettagli importanti. Infatti ha confermato il fatto che rimase avvolta dalle fiamme per mera casualità, sicuramente non per volontà dell’imputato. Fu lei che, in un momento di disperazione, cosparse l’alcool sul pavimento e avvicinò l’accendino; intendeva far credere al giovane compagno che si sarebbe data fuoco. Purtroppo, avvicinò troppo l’accendino all’alcol che quindi prese fuoco. La persona offesa ha, poi, anche riferito in merito alla ferita subita al fianco. Una ferita subita a seguito di una colluttazione a cui lei stessa diede inizio prendendo un coltello da cucina con il quale pungeva sulle cosce l’imputato che si era impossessato del suo telefonino. Ventriglia, infatti, era roso dalla gelosia, voleva controllare le conversazioni della sua amata. Durante la colluttazione, quindi, Roberto per divincolarsi, le strappò il coltello dalle mani e colpì la donna di striscio al fianco. L’alcol da cui si generò l’incendio che ustionò la donna fu comprato dalla figlia di Alina per medicare proprio quella ferita subita durante la colluttazione con Roberto.

 

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