Ischia / Pietramelara – Lo scandalo dei concorsi truccati per accedere nelle forze armate coinvolge una figura illustre di Pietramelara: il generale Luigi Masiello. Ieri l’indagato, difeso dall’avvocato Michele Mozzi, è comparso innanzi alla Gip di Napoli per l’interrogatorio di garanzia. Si è avvalso della facoltà di non rispondere. Resta agli arresti domiciliari ma l’avvocato Mozzi ha preannunciato il ricorso innanzi al tribunale del riesame per una attenuazione della misura.
Una vicenda che ha condotto, nei giorni scorsi, ha condotto all’arresto di 15 persone. Indagine che riguarda un solo concorso tra i diversi esaminati dagli inquirenti: quello per l’assunzione dei VFP4 (ferma volontaria quadriennale dell’Esercito Italiano). E’ stato truccato attraverso il sistema dell’algoritmo. In poche parole, i test a risposta multipla erano consultabili già prima della prova grazie ad un algoritmo che ufficiali e impiegati consegnavano all’aspirante i cambio ovviamente di danaro. Al vertice del sistema, secondo la Procura, c’era un generale oggi in pensione dell’Esercito italiano, anch’esso arrestato: Luigi Masiello. Prendeva 25 mila euro per l’algoritmo senza però garantire al 100% l’assunzione e 50 mila euro per quello che possiamo definire il “pacchetto completo”, comprendente l’algoritmo e anche la garanzia dell’assunzione. E’ stata proprio la denuncia di Giacomo S., persona che si era avvicinata a Masiello proprio per ottenere il posto fisso, a innescare questa clamorosa indagine.
Tagscaserta ischia luigi masiello michel mozzi pietramelara scandalo concorsi forse armate
Guarda anche
San Marco Evangelista / Maddaloni – Commerciante ferito alla gola con un taglierino: tutta colpa di un’auto già difettosa
San Marco Evangelista / Maddaloni – Dovrà rispondere di lesioni personali aggravate e porto abusivo …