CAIAZZO – Touring Club, visita guidata nel centro storico

Caiazzo –  Il giorno 20 ottobre si è tenuta la visita guidata al centro storico di Caiazzo, organizzata dal Club di Territorio “Terra di lavoro” del Touring club italiano, in collaborazione con l’associazione Pro Loco Caiazzo “Nino Marcuccio”. La visita guidata, a cura delle guide turistiche locali dell’associazione Pro Loco, è stata coordinata dai volontari Tci, accompagnatori Franco De Simone e Renata Montanari. Ad accogliere i visitatori Maria Grazia Fiore presidente della Pro loco Caiazzo “Nino Marcuccio”, con il suo staff, che ha ricevuto in dono da Antonio La Gamba console regionale TCI per la Campania, insieme al sindaco Stefano Giaquinto, il libro recentemente pubblicato dal TCI, che mette in risalto i tesori italiani. Per l’occasione è stato imbandito, presso l’ex chiesa dell’Annunziata, un banchetto con prodotti locali offerti dalle aziende del territorio: l’olio del frantoio Barbiero, mini hamburger di carne marchigiana de La Fattoria Della Rocca, i prodotti de Il Giardino Segreto e il vino de La cantina di Lisandro. Nel tour del centro antico di Caiazzo, illustrato dalle guide della Pro loco, ci si è soffermati su alcuni beni storici e culturali quali la chiesa dell’Annunziata, il castello longobardo e l’Archivio storico diocesano. Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, il percorso è proseguito dalle mura ciclopiche, la chiesa di S. Pietro che si trova nell’antico quartiere arabo, palazzo Mazziotti e il museo etnografico Kere, piazza S. Stefano Menecillo con la cisterna romana, la cattedrale, la ruota degli esposti, cappella Egizi, palazzo Savastano, il laboratorio di ceramica caiatina, il chiostro di S. Francesco, i portali catalani e la piazza Porta Vetere e l’antico frantoio. Un’intera giornata dedicata alle testimonianze di storiche, artistiche ed archeologiche di età sannitica, romana, medievale, rinascimentale, barocca e neoclassica, presenti nel centro storico di Caiazzo. La Pro Loco ringrazia la Diocesi per aver messo a disposizione l’archivio diocesano ed i proprietari del castello per averne concesso la speciale apertura.