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SAN PIETRO INFINE – E’ volata in cielo “l’ultima strammara”, aveva novantacinque anni

SAN PIETRO INFINE (di Antonio Migliozzi) – Domenica 14 ottobre 2018, nel piccolo comune di San Pietro Infine, è venuta a mancare , alla veneranda età di 95 anni, Maria Carmina Bocchino, considerata, simbolicamente, “l’ultima strammara” del paese, così come ha scritto lo studioso di storia locale Maurizio Zambardi in un recente post di facebook. Molti sanno, infatti, che a San Pietro Infine, fino a qualche anno fa, oltre alla produzione dell’olio di oliva, si portava avanti anche un’antica tradizione artigianale, quella della lavorazione della “stramma”, un artigianato molti singolare e tipico del posto. La parola “stramma” altro non è che il termine dialettale di un tipo di erba perenne molto resistente, appartenente alla famiglia delle “graminacee”, diffusissima nelle terre che fanno corona al Mediterraneo. In italiano l’erba chiamata ampelodesma, ma è anche indicata col nome generico di sparto o anche tagliamani, per via delle foglie molto taglienti. E, proprio perché un artigianato molto singolare e tipico di San Pietro Infine, gli studiosi Maurizio Zambardi e Amerigo Iannacone (quest’ultimo scomparso, purtroppo, tragicamente da poco più di un anno), nel 1997, portarono in stampa un libro dal titolo “La stramma – un artigianato in via di estinzione”. Il libro, trovò unanime e positivo consenso tra gli appassionati di storia e di tradizioni locali. Una ricerca condotta a 360 gradi, che abbraccia non soltanto l’aspetto scientifico della graminacea ma anche e soprattutto il suo utilizzo in ambito artigianale. La stramma, infatti, è stata nei secoli destinata a vari usi, a seconda delle località, dalle corde per le imbarcazioni all’arredamento di case rustiche o di campagna, dai contenitori di cereali alle bruscole, cioè le gabbie entro cui si poneva la pasta di olive macinate, fino, agli usi militari, come ad esempio la protezione delle trincee. E, come scrivono gli autori del libro, <<Su questa risorsa povera, si è costruita buona parte dell’economia del paese di San Pietro Infine, si sono sviluppate le prime forme di commercio, si sono stabiliti contatti con comunità limitrofe e lontane. Su questa risorsa si è esercitato l’ingegno dei sampietresi, si è misurata la loro inventiva, ed è cresciuta la loro fantasia>>. Fino ad una cinquantina di anni fa più del 50% della forza lavorativa di San Pietro Infine si dedicava alla lavorazione della stramma. Poi, con il passare del tempo, l’artigianato della stramma è diminuito sempre di più, perché soppiantato da nuovi materiali. Oggi, con la morte di Maria Carmina Bocchino, scompare l’artigianato della stramma a San Pietro Infine, e si chiude, per certi versi, anche l’epoca della “civiltà contadina”, o meglio di quella “civiltà contadina” così come ce l’hanno sempre raccontata i più anziani. Maurizio Zambardi fa poi notare un’altra particolarità e cioè Maria Carmina Bocchino era l’ultimo personaggio vivente rimasto dei tanti riportati sul loro libro. Un libro che, quindi, ora più che mai, si può dire appartiene alla storia del paese.

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