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CELLOLE – Arena Dei Pini come piattaforma per il “travaso” rifiuti, percolato in “libera uscita”. Tutti sanno, nessuno interviene (il video)

CELLOLE – L’Arena dei Pini dovrebbe essere un luogo simbolo per il turismo nel territorio di Cellole. Invece appare essere un comodo sito per il “travaso” di rifiuti. L’azienda che gestisce la raccolta e lo smaltimento  userebbe quello spazio pubblico per scaricare i rifiuti raccolti con piccoli mezzi in un grande compattatore. Spesso i mezzi carichi vengono lasciati “maturare” sul posto.
E – come mostra il video allegato in fondo all’articolo – il percolato è in libera uscita.
Tutti sanno, nessuno interviene. Nemmeno l’amministrazione comunale, guidata da Cristina Compasso, che, a parole, dice di voler tutelare il territorio e sviluppare il turismo. Nelle vicinanze della piazza abita proprio Gaetano Cerrito, in questi giorni jha inviato al sindaco un programma per il rilancio turistico della zona. Ma Cerrito quei camion e ciò che avviene in quell’Arena, non lo ha mai visto?
Per fortuna c’è il consigliere comunale di minoranza Franco Sorgente che attraverso la sua pagina Facebook, ha lanciato l’allarme, inchiodando l’amministrazione alle sue responsabilità. Il delegato all’ambiente,  Umberto Sarno,ha tentato di giustificare la vicenda confessando di essere a conoscenza dei fatti, assicurando che presto saranno spostati.

 

L’accusa di Sorgente:
“Era il 12 Agosto quando alcuni cittadini segnalarono sui social la presenza di automezzi utilizzati per la raccolta rifiuti nell’area demaniale “Arena dei Pini”, mostrando immagini indecorose nel periodo di massima affluenza turistica su Baia Domizia. Abbiamo preferito non cavalcare l’onda, non intervenire nell’immediato, abbiamo dato modo e tempo all’amministrazione di intervenire e recuperare tale scempio, giorni che però non hanno portato ad alcun risultato: nulla si è mosso anzi le cose son peggiorate notevolmente, nel menefreghismo più totale.
Abbiamo però monitorato l’area, notando che i camion fino ad oggi hanno sostato perennemente li, notte e giorno; tali mezzi, di proprietà della società “C.I.T.E. – CONSORZIO INTERPROVINCIALE TRASPORTI ECOAMBIENTALI ”, ditta incaricata alla raccolta e trasporto dei rifiuti solidi urbani del comune di Cellole, vengono utilizzati per operazioni di trasbordo rifiuti, anche organici, da camion piccoli della società ad automezzi più capienti (in genere 2), per questioni crediamo di razionalizzazione del lavoro.
Tali operazioni effettuate sono note a qualsiasi cittadino che abita o che si è trovato a passare da quelle parti, avendolo anche segnalato in diverse occasioni. Volendo essere buoni potremmo dire che questo lavoro lascia quantomeno a desiderare, volendo essere un po’ più cattivi, o meglio più precisi, si potrebbe dire che la pratica è ambigua e provoca danno all’ambiente.
Basta passare durante le ore di punta per constatare con i propri occhi (e il proprio olfatto) cosa comporta il trasbordo dei rifiuti: percolato che cola, rifiuti ovunque, sacchetti sparsi in giro ed un forte odore nauseante.
In questi casi, le operazioni dovrebbero essere eseguite dopo un’ordinanza del sindaco, lontano dalle abitazioni e, soprattutto, devono garantire la pulizia del posto in cui avviene il trasbordo. L’ordinanza non c’è, le abitazioni sono vicinissime ai luoghi e il percolato cade direttamente sulla superficie sabbiosa, penetrando nel sottosuolo.
Dato che tali operazioni sono esigenze esclusive della “C.I.T.E. – CONSORZIO INTERPROVINCIALE TRASPORTI ECOAMBIENTALI”, non credete sia il caso che queste operazioni vengano eseguite in spazi privati della società, visto che il capitolato d’appalto prevede un’ autorimessa con annessi magazzini per il ricovero di materiali, automezzi ed attrezzature, autolavaggio, autofficina? C’è qualche addetto che controlla che tali operazioni siano effettuate secondo le normative vigenti?
Non si può parlare sicuramente di tutela dell’ambiente e della salute del cittadino.
Non si può pretendere il rispetto del territorio se i primi a non farlo siete VOI.
Sarebbe opportuno farsi un esame di coscienza e provvedere immediatamente.

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