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TEANO / SESSA AURUNCA – AMBITO SOCIALE, MIGLIOZZI: L’ALTRA FACCIA DELLA MEDAGLIA OLTRE LA PROPAGANDA

Teano / Sessa Aurunca –  L’ex assessore del comune di Teano, Mario Migliozzi, interviene sulla questione dell’Ambito sociale di cui Teano è ente capofila. Migliozzi è chiaro: l’ente sidicino rischia il collasso proprio a causa dell’Ambito. Se la nuova amministrazione comunale non dovesse continuare nel solco da noi tracciato, insistendo soprattutto sul recupero dei crediti (che sono tanti), non ci sarà scampo. E nel baratro, assicura Migliozzi, potrebbero finire anche gli antri enti che compongono l’Ambito.

Il documento di Migliozzi:

“La situazione (finanziaria) dell’ambito è talmente complessa che se non affrontata prontamente dando seguito alla strada già tracciata (dalla precedente amministrazione)  farà sprofondare il comune capofila in un baratro senza uscita. In questo abisso saranno trascinati anche gli altri comuni proprio per queste situazioni debitorie nascoste sotto il tappeto. Proprio per questo motivo era stato avviato un piano di recupero coattivo del debito maturato dall’ambito nei confronti di tutti i creditori, fra cui il comune di Sessa Aurunca. E’ stata proprio questa la causa che ha acuito lo scontro con questo comune che si è opposto con ogni mezzo ai decreti ingiuntivi avviati nel 2015. Una situazione che è stata terreno di aspro scontro fra i due enti, proprio perché il comune di Sessa Aurunca, oltre ad assorbire la maggior parte delle risorse disponibili all’interno dell’ambito è anche l’ente, tra gli altri, che ha il maggior debito nei confronti del comune capofila. Al di là della facile propaganda, sarebbe utile ricordare che il debito è ancora attivo e che la difficilissima situazione finanziaria va affrontata con risolutezza per evitare di portare in default il bilancio del comune capofila. Sono già attive infatti agli atti dell’ambito e altre stanno per arrivare, una sfilza di sentenze esecutive che metteranno in ginocchio le casse dell’ente.
La situazione è gravissima e senza interventi mirati si aggraverà ulteriormente  con il pagamento degli interessi moratori e delle spese legali che si abbatteranno inesorabilmente sul comune capofila.  Con la propaganda non si risolvono i problemi esistenti e incancrenitisi proprio in virtù dei due anni di paralisi determinati dalle inadempienze di amministratori irresponsabili a cui l’azione politica messa finora in campo dalla nuova amministrazione si propone di riservare anche ringraziamenti  pubblici. Non è infatti tollerabile che venga omaggiato l’unico responsabile della situazione in cui è stato spinto l’ambito (da oltre due anni) ignorando coloro che hanno dato l’anima per evitare che il disastro fosse ancora più grande con la perdita di finanziamenti dedicati e cioè i  rappresentanti di tutti gli altri comuni. E’ proprio grazie  al loro senso di responsabilità che si è evitato il peggio, questi i veri amministratori coscienziosi che con la loro presenza attiva hanno permesso di realizzare le procedure previste dal PON, dal PAC ecc. ecc., di cui ora si stanno raccogliendo i frutti.
Non è eticamente corretto dimenticare chi ha lavorato nell’interesse di tutti dimostrando grande senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni a vantaggio di chi ha portato avanti esclusivamente un azione di boicottaggio politico o di chi si dovrebbe limitare a raccogliere i frutti. L’altra faccia della medaglia quella che sta oltre la propaganda fa rilevare che non è tutto rose e fiori, i rappresentanti di alcuni comuni infatti, si sono già fatti sentire energicamente, nella sede istituzionale, per non aver ricevuto gli atti delle deliberazione poste all’ordine del giorno. Una situazione paradossale che non si verificava da anni cosa che ha creato non poco imbarazzo anche alla presidenza dopo che è stata rilevata. Una circostanza veramente scandalosa che ha esposto tutti ad assumersi responsabilità al buio al momento di deliberare. Proprio per questo motivo infatti sono stati messi alla gogna due amministratori che incautamente sostenevano due contrastanti versioni sulle deliberazioni adottate dall’ambito, costringendo poi il sindaco del comune capofila a pubblicare una dichiarazione che tra l’altro diceva ” …si precisa che il piano è stato approvato il 29 gennaio 2018 dall’ambito ma non dalla regione perché manchevole dell’attestazione Fua di Sessa Aurunca e che pertanto nell’ultima seduta  c’è stata solo la presa d’atto dell’attestazione Fua di Sessa…”. Effettivamente quella della presa d’atto rappresenta l’unica novità intervenuta, non c’è altro se non molta confusione.
Esultare riservando ringraziamenti pubblici a chi si è reso responsabile di aver bloccato per due anni i servizi sociali riservati ai disabili e agli anziani è veramente ridicolo. L’attestazione Fua è un atto dovuto per legge e quello portato sul piatto d’argento al sindaco del comune capofila, presenta evidenti inesattezze che andrebbero rettificate e che i tecnici fingono di non vedere. Questa cosa però, sarà oggetto di un prossimo articolo, pertanto per Concludere sarebbe più onesto ammettere che tutti i progetti non direttamente collegati al piano di zona e cioè quelli derivanti da finanziamenti specifici (PON e PAC ecc. ecc.), hanno sempre viaggiato senza problemi. E’ un disonesto chi non lo riconosce anche perché i frutti che si stanno per raccogliere con l’avvio delle borse lavoro e di tutti i servizi previsti dai finanziamenti del PON per il REI, di quelli relativi al PAC per gli anziani e la prima infanzia e il programma degli assegni di cura previsti dalle risorse del FNA vanno ascritti  esclusivamente a coloro che nel corso di questi due anni hanno buttato il sangue per assicurarne le procedure con la presenza costante nelle sedi istituzionali.
I ringraziamenti veri pertanto andrebbero riservati esclusivamente ai rappresentanti di tutti gli altri comuni che con serietà con la loro presenza nella sede istituzionale hanno permesso alle strutture dell’ambito di non perdere finanziamenti di cui oggi si stanno solo raccogliendo i frutti. Nel supremo interesse collettivo (dei cittadini), sarebbe utile oltre che onesto essere obiettivi e non attribuirsi o attribuire medaglie non proprie, quest’ultima cosa sarebbe una azione veramente indegna”.

 

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