Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – I luoghi della politica sono scomparsi dalla piazza. È stata abbassata la saracinesca anche sullo storico circolo della destra pignatarese, dove per vent’ anni Magliocca e i suoi fedelissimi hanno brindato dopo i trionfi elettorali. Fi non ha una sede a Pignataro, nonostante il sindaco è il commissario provinciale del partito. Fino a pochi anni fa, invece, tutti i maggiori partiti nazionali avevano la sezione nel centro del paese. Progressivamente tutte le saracinesche dei circoli politici si sono abbassate, con la sede del confronto politico che si è spostata sui social. Al confronto tra le idee si è passato alla conta dei like. La politica si fa sempre meno con la testa e sempre più con il dito indice, approvando il post del politico di riferimento e condividendone le sue tesi in maniera acritica, per contribuire a rendere virale il messaggio che egli vuole fare pervenire agli utenti dei social. Una politica sempre più virtuale e sempre meno reale, con i contenuti dei post meno importanti della posa da assumere nei selfie, assomiglia ad un reality distante dal reale. Nessuna nostalgia per gli anni in cui personaggi contigui ai clan facevano da buttafuori presso qualche sezione politica in piazza, ma per un confronto costruttivo non bastano i gruppi WhatsApp, più autoreferenziali dei quattro amici al bar, ed occorre uscire dai social per fare politica live e non in play back. È difficile ricolorate un paese con una politica trasparente.
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