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Mariano Fuoco

San Pietro Infine – Missiva “infuocata” del sindaco contro l’archietto Vacca

SAN PIETO INFINE (di Antonio Migliozzi) – Il sindaco Mariano Fuoco, in data 8 luglio ha scritto una lettera aperta alla cittadinanza di San Pietro Infine, in seguito a determinate problematiche ma soprattutto in risposta ad alcune polemiche che dal giorno dell’insediamento della sua amministrazione comunale sorgono quasi quotidianamente da parte di un cittadino in maniera particolare:
“Cari Concittadini, non avrei mai voluto, per mio carattere, rispondere alle continue e moleste provocazioni che leggiamo, purtroppo, quasi ogni giorno, su alcune pagine di Facebook, da quando la stragrande maggioranza di Voi Sampietresi ha votato e dato fiducia a questa Amministrazione, a quanto pare con “eccessivo” disappunto di qualcuno. L’architetto “Paolo Vacca”, con i suoi post e commenti social mirati esclusivamente a screditare il nostro operato, la nostra immagine e l’immagine di San Pietro Infine, con le sue critiche di infimo livello oltre che di baso spessore culturale, considerato soprattutto il pulpito dal quale arrivano le “prediche”, rappresenta invece una “vergogna” non solo per sé stesso, ma soprattutto un’offesa per l’intera comunità Sanpietrese…..Eppure lui non è mai stato un amministratore comunale….perché allora tanto accanimento? Solo l’esclusione dai giochi di potere di un amministratore o di un assessore, infatti, potrebbe giustificare il perché di tanta “vomitevole” rabbia e di tale accanimento e attaccamento alla cosa pubblica, trasformando la propria perfidia in una “folle” farneticazione che lo porta a vedere chiunque altro ciò che lui stesso è. Allora perché? A San Pietro Infine ci conosciamo tutti e tutti sappiamo chi e come ha ottenuto “privilegi”. Considerata la sua “altissima” competenza tecnica, ci sarebbe piaciuto, che l’architetto, anziché leggere dei suoi quotidiani vaneggiamenti, avesse utilizzato il suo tempo e le sue energie, non che gliene mancano, per “illuminarci” in merito a: 107mila euro circa che i cittadini sono costretti a pagare per un debito non dovuto risalente al 199 e notificato nel 2006 a causa del totale disinteressamento delle precedenti amministrazioni – parlo del fallimento della Ditta Pagliuca (progetto strada Luito-Cerreto); 22.580 euro circa di nuove tasse comunali per incapacità gestionali – parlo del contenzioso Russo 2003/2006 (una ditta subappaltatrice viene pagata dall’Ente invece che dalla ditta concessionaria); 41mila euro circa liquidati dall’Ufficio Tecnico nel 2011 a due tecnici per lavori mai realizzati – parlo delle case popolari Via Dante Alighieri; 40mila euro circa liquidati dall’Ufficio Tecnico nel 2015 a tre tecnici senza alcun incarico da parte dell’Ente per i lavori di restauro della Chiesa di San Michele Arcangelo nel Parco della Memoria Storica (si badi bene: non si contesta il lavoro svolto); 33mila euro più 10mila per un totale complessivo di 43mila euro circa che due ex sindaci dovranno restituire alle casse comunali su sentenza n.58 del 31/01/2018 della Corte dei Conti; debiti lasciati dalla Fondazione Parco della Memoria Storica – i creditori della gestione 2011/2015 stanno presentando ora i conti mediante ingiunzioni di pagamento; stato pietoso e vergognoso in cui è stato lasciato il Museo del Parco della Memoria Storica…… Non dobbiamo, poi, dimenticare gli appalti non ancora portati a termine, da due anni, infatti, stanno sottraendo tempo ed energie a questa Amministrazione per risolverne tutte le problematiche connesse e, soprattutto, per evitare ulteriori danni economici alla cittadinanza: lavori di ristrutturazione della Chiesa di San Michele Arcangelo; Scuola Elementare e Media di Piazza Risorgimento; Plesso scolastico di Via Fornillo; Chiesetta di San Sebastiano ( per un totale ci alcuni milioni di euro, n.d.a.)….”.
Il sindaco Fuoco, poi, dedica ampio spazio proprio all’architetto Paolo Vacca:
“Punto 1: l’architetto Vacca sovente scrive “cacciata” del Vicesindaco. Voglio chiarire una volta per tutte che l’amico Lino Fuoco, eletto (non lo dimentichi, architetto), nonché Vice Sindaco di questo Comune, al contrario di quanto Vacca afferma, non è mai stato “cacciato” da nessuno né tantomeno rimosso da incarichi. Ha svolto il ruolo di Responsabile pro tempore dell’Ufficio Tecnico in ossequio alla normativa vigente e fino ad avvenuto incarico del Tecnico Comunale, prima inesistente. Prosegue il suo incarico come Vice Sindaco ai Lavori Pubblici, godendo ancor più della massima fiducia e stima da parte mia e di tutti i consiglieri comunali. Se “cacciata” c’è stata, signor architetto,è solo quella voluta dai Sampietresi che alle ultime elezioni hanno mandato definitivamente a casa i suoi compari e “compagni di gioco”.
Punto 2: L’archietto Vacca, nei suoi “post”, usa spesso i termini “vigliacchi” e “vili”. Ma architetto!!! Chi scrive sulla pagina Uniti per San Pietro Infine ci mette la faccia, eccome, ed a farlo sono quelle stesse persone che prima conosceva come gruppo di opposizione e che oggi conosce come l’intero gruppo di maggioranza; maggioranza che insieme al sottoscritto sta coraggiosamente amministrando per il bene del paese, nonostante le innumerevoli difficoltà determinate solo ed esclusivamente dall’eredità amministrativa ricevuta. Piuttosto Lei,architetto,potrà dare lesioni di “coraggio” solo quando chiarirà a tutti i Sampietresi a chi si riferisce quando parla di “Asina spaccona”, di “Rumorio”, di “Sarchiapone”, “Capra”, “Uccio il medico”, “Puparo”,”Don Calogero” ed altri ancora……
Punto 3: L’architetto Vacca usa spesso nei suoi “post” il termine “vergogna”. Architetto Vacca, i sampietresi conoscono bene le persone che oggi amministrano questo Comune e certamente, glielo ripeto ancora e all’infinito, non abbiamo nulla di cui vergognarci. E’ invece opportuno che dia Lei uno sguardo nel Suo armadio e si faccia un esame di coscienza, semmai ne possiede una….forse capirà “chi” ha da vergognarsi di fronte al popolo di San Pietro Infine…. La esorto, dunque, pubblicamente a smetterla di diffamare i miei consiglieri e la nostra Amministrazione, a rivedere il Suo atteggiamento ed a finirla con i Suoi squallidi scritti che offendono e disonorano un intero paese ed un popolo che ha già sofferto abbastanza con la guerra ma che, e glielo sottolineo, ci ha democraticamente scelto ed eletto a grande maggioranza”.

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