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Dragoni – Omicidio Tino, domattina i figli e la sorella in Rai

Dragoni – Domani mattina i figli di maria Tino e la sorella saranno ospiti in Rai. Parleranno ai microfoni del programma “Uno Mattina”. Non sarà presente, seppur invitato, l’avvocato di massimo Bianchi che ha inviato una lettera che sarà letta durante la trasmissione.
In un lungo interrogatorio, reso subito dopo il delitto, Massimo Bianchi spiega agli inquirenti le ragioni che armarono la sua mano. Spiega, l’impiegato della Comunità Montana del Montemaggiore, perché giunse alla decisione di uccidere Maria Tino. Eppure lui è sicuro: amavo Maria più della mia stessa vita. Tutto nasce da un banale litigio avvenuto la sera prima in merito al diploma conseguito da Bianchi. E’ lo stesso assassino a raccontare cose accadde la sera prima del delitto quando Maria rivolgendosi a lui disse:
“vuol dire che sei asino, che sei andato in una scuola privata”.
E lui replicò:
“ma tu mica sai quello che è successo nella mia vita? Cosa ho fatto nella vita io? Se sono stato costretto ad andare in una scuola privata, non c’era pubblica. Tu non lo sai. Lasciami spiegare”.
Ma lei continuò:
“tu sei un asino”.
Bianchi allora disse:
“visto che non si può ragionare con te, meglio che me ne vado. Mi sono alzato e me ne sono andato”.
Questo episodio – secondo il racconto fornito dal ragioniere di Dragoni – fu colto come spunto dalla signora Tino che disse al suo fidanzato di voler interrompere ogni relazione con lui.
Maria scrisse in un messaggio su facebook la sua volontà di interrompere ogni relazione con Massimo; una volontà confermata anche da vicino,qualche ora più tardi. Lo spiega l’assassino durante l’interrogatorio:
“Oggi mentre sono uscito, lei mi è venuta a trovare dì nuovo e mi stava dicendo che non voleva più stare con me, non voleva più vedermi, che voleva essere lìbera”.
Una motivazione che non convince Massimo il quale già da tempo aveva dei sospetti sulla fidanzata e temendo che lei avesse un altro, la sorvegliava:
“Io, in tutti ì modi, dei sospetti ce li avevo, che avesse un altro, che avesse un’altra situazione, tanto è vero che la sorvegliavo”.
L’aveva sorvegliata anche la notte prima del delitto:
“Lei mi ha detto che la notte scorsa ha dormito come un ghiro, io alle 4.00 l’ho vista sul terrazzo non so cosa facesse. Ho sentito la voce maschile, ho sentito, non lo so di chi è. Alle 4.00. Lei ha detto che dormiva come un ghiro, un ghiro fino alla mattina”.
Massimo Bianchi racconta poi le sue intenzioni con la donna, afferma che lui voleva formare una famiglia vera con lei e con i figli, assicura di non aver mai tentato di allontanare la madre dai figli e di aver fatto ognicosa in suo potere per il bene di  Maria e della sua famiglia:
“Io e lei c’eravamo giurati di stare insieme per tutta la vita, io a lei non ho chiesto una situazione tale, come si dice, di divertimento, io ho sempre detto a lei di creare una famiglia. Non la famiglia io e lei, ma una famiglia insieme ai figli. Quindi una storia giusta. Io e lei e i figli,  non ho mai distratto la madre dai figli”

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