Casapesenna – L’amante di Don Michele Barone fu costretta ad abortire. A dichiararlo, il primo cittadino De Rosa, che racconta di dieci anni fa quando il parroco venne allontanato dalla città per uno scandalo. Don Michele Barone si rivolse a esponenti del clan Zagaria che intervennero. Il sacerdote rimase cinque anni a Roma e tornò solo quando le acque si furono calmate. Gli investigatori hanno ascolato Michele Barone, omonimo e cugino, e la donna. Nessuno di loro ha parlato di aborto solo il collaboratore di giustizia ha svelato che quando si venne a conoscenza della relazione lui intervenne in prima persona schiaffeggiando il cugino affinché riprendesse la retta via del sacerdozio.