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ORTA DI ATELLA – “Diversamente Ortesi” scendono in campo alla conquista del Palazzo

Orta di Atella  – Un gruppo di diversamente abili alla conquista del Palazzo. E’ quanto si prefissano un gruppo di 13 persone, afflitte da invalidità, dimenticate dalle passate amministrazioni per i loro problemi. E’ proprio per questo che questo gruppo di persone, sostenendo il candidato sindaco Vincenzo Tosti, sperano di cambiare  e quanto meno, smuovere le coscienze umane della loro città. Riportiamo quanto segue il comunicato della lista “Diversamente Ortesi: “Noi di Diversamente Ortesi ci impegneremo in prima persona nelle prossime elezioni amministrative per far valere i nostri sacrosanti diritti. Per abbattere il muro di indifferenza cui siamo stati fatti vittime fin dall’inizio delle istituzioni locali. Se abbiamo deciso di camminare con Città Visibile e con Dema è perché in loro abbiamo visto dei buoni compagni di viaggio con cui condividere la stessa idea di città. I soli che non ci hanno tirato per la giacca e con i quali è sorto un rapporto, prima umano, e poi politico. Non accettiamo speculazioni elettoralistiche da chicchessia. Solo un confronto leale su problemi concreti che riguardano l’itera collettività ortese. Per chi ha l’intelligenza di saperli affrontare. Teniamo a ribadire che nel nostro gruppo non è presente alcuna associazione presente sul territorio. Siamo noi, con le nostre facce e le nostre storie, uomini e donne pronti a riprendere in mano le sorti del proprio destino. Non siamo particolarmente avvezzi a comunicati stampa o a documenti politici ma, in merito a quanto sta comparendo su diversi siti web e sulla stampa locale, ci preme chiarire alcuni concetti riguardo alla partecipazione della lista Diversamente Ortesi alle prossime elezioni comunali che si terranno ad Orta di Atella il prossimo 10 giugno. La lista DO nasce da una lunga gestazione, da una lunga riflessione di persone libere che convivono, in prima persona o attraverso una persona cara, con gravi problemi di salute, con una diversa abilità. Proprio questa condizione, sulla quale a lungo si è speculato a Orta di Atella e rispetto alla quale mai è stata posta la dovuta attenzione da quanti hanno amministrato questa città, ci ha indotto a scegliere, per la prima volta in questa città, di non delegare, di metterci la faccia.
Si è trattato di una scelta libera, presa non a cuor leggero, perché proprio la condizione di molti di noi non consente di giocare a fare la campagna elettorale. Ma troppo pesante è la sensazione di essere diventati invisibili, di essere finiti nelle retrovie di una società dove si è pensato solo all’arricchimento, alla speculazione e all’interesse personale. Scendiamo personalmente in campo, dunque. Sulla nostra scelta si è scatenato il fuoco di fila di chi abitualmente getta fango sulle poche cose pulite che nascono su questo territorio e di chi, in qualche modo, teme che il nostro impegno possa togliere voti, possa indurre qualcuno a votare liberamente chi i problemi li vuole risolvere perchè li vive sulla propria pelle. Noi pensiamo che questa mancanza di rispetto, la volgarità con la quale vengono trattati i diversamente abili, qualifichi in maniera inequivocabile coloro i quali stanno imperversando sui social e sui mezzi di comunicazione. DO, dal momento in cui ha reso esplicita la scelta di presentarsi alle elezioni, è stata avvicinata da tutte le forze che sono attualmente in campo e che stanno cercando disperatamente di trovare l’accordo giusto, il giusto equilibrio tra pacchetti di voto e incompatibilità personali con chi è stato sulla stessa barca di chi ha devastato il paese e adesso vuole accreditarsi come il nuovo che avanza. E vale la pena sottolineare come nel gruppo di Diversamente Ortesi che si presenterà in lista non è presente nessuna associazione del territorio Un’unica forza non ci ha tirato per la giacca, Città Visibile. Siamo stati noi che, vista la loro attività e conoscendo molte delle persone che vivono quel gruppo, abbiamo deciso di dialogarci. E da quel dialogo è nato un percorso comune, uno scambio umano e poi politico del quale siamo fieri e orgogliosi. Si è trattato di un incontro naturale. In Città Visibile abbiamo riscontrato la nostra stessa lettura delle responsabilità di questi ultimi venti anni e la stessa idea di futuro. Abbiamo trovato un gruppo di persone che non ha scheletri nell’armadio e non è stato coinvolto, in nessun modo e a nessun titolo, nella speculazione e nel sacco di Orta di Atella. Ribadiamo con convinzione ed orgoglio la nostra scelta e non consentiamo a nessuno di speculare su una scelta libera. Diffidiamo chiunque dal riferirsi ai diversamente abili che hanno scelto di impegnarsi come se fossero degli utili idioti usati da qualcuno per proprio tornaconto. E approfittiamo per invitare molti a farsi un’esame di coscienza e a pensare che anche in campagna elettorale si può restare umani.

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