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ROCCAMONFINA – Festa patronale e Ammessa del Santo, don Giadio in attesa del decreto vescovile

ROCCAMONFINA (di Antonio Migliozzi) – In prossimità della festa patronale della Calata di Sant’Antonio, il parroco della Collegiata Santa Maria Maggiore don Giadio De Biasio ha voluto fa chiarezza. “Per evitare inopportune strumentalizzazioni a fini politici ed elettorali – ha dichiarato don Giadio – informo, come ho già avuto modo di fare in privato con alcuni membri del Comitato Festa, che in data 3 aprile scorso ho incontrato il nuovo Vescovo Giacomo Cirulli, per presentare a lui la mia richiesta, come Parroco che presiede i festeggiamenti, di ottenere di presiedere i festeggiamenti, di ottenere per la Calata di Sant’Antonio una deroga alle Norme sulla pietà popolare, e quindi di permettere la cosiddetta Ammessa del Santo, vista l’antica consuetudine della nostra comunità ecclesiale di Roccamonfina. Posso ritenere come il nostro nuovo Vescovo Giacomo abbia accolto questa mia richiesta e stia valutando concretamente la possibilità di emettere un Decreto Vescovile che sancisca per sempre questa deroga. Personalmente sono molto fiducioso. I fedeli ed il sindaco saranno opportunamente informati sugli ulteriori sviluppi. Comunico, inoltre, con gioia che quest’anno ho invitato il nostro Vescovo Giacomo a partecipare alla Calata del nostro Santo Patrono e mi ha confermato la sua presenza in mezzo a noi”. Si ricorda che proprio lo scorso anno, proprio in questo periodo in preparazione della Calata di Sant’Antonio ci fu una specie di sommossa popolare in virtù di un documento che lo scorso vescovo Arturo Aiello scrisse seguito al documento sulle feste popolari della Conferenza Episcopale Campana che indica come si devono svolgere le processioni delle feste patronali, con il divieto delle cosiddette ‘ammesse’ in seguito a quanto è accaduto e, purtroppo accade ancora, in determinati paesi laddove esiste la mafia. Ovviamente questa è una realtà che, fortunatamente, non interessa Roccamonfina.

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