Sarno / Pignataro Maggiore (di Libera Penna) – Nella notte tra il cinque e il sei maggio di venti anni fa, una colata di fango travolse cinque comuni campani tra le province di Salerno, Caserta e Avellino. La frana uccise 160 persone. Sarno pagò il tributo più alto di vittime, con 137 morti nella frazione di Episcopio. Il movimento franoso di vaste dimensioni interessò, oltre a quella di Sarno, le aree urbane di Quindici (AV), Siano (SA), Bracigliano (SA) e San Felice a Cancello (CE). Il Presidente della Repubblica Mattarella ha definito quella di Sarno: “Una tragedia immane, favorita da uno sconsiderato sfruttamento del suolo, da incuria e superficialità”.
La tragica notte di venti anni fa mentre i pellegrini di Pignataro Maggiore avevano appena iniziato il cammino di fede del 53° pellegrinaggio a Pompei, un altro pignatarese in divisa, il tenente colonnello Renato Romagnuolo, era impegnato nelle operazione di soccorso alle zone alluvionate. Il valoroso pilota pignatarese fu insignito della medaglia d’argento al valor aeronautico, con Decreto del Presidente della Repubblica Scalfaro, nel settembre del 1998, con la seguente motivazione: Il Ten. Col. AArns pil. s.p.e Romagnuolo Renato, nato a Pignataro Maggiore (Caserta) il 14 novembre 1951: “Capo equipaggio di elicottero AB212, in occasione dell’alluvione occorsa ai danni della popolazione del comune di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso e riusciva a condurre il proprio velivolo ed equipaggio nella zona delle operazioni nonostante le condizioni meteorologiche fortemente proibitive e la scarsa visibilita’. Sprezzante del pericolo cui esponeva la propria vita e guidato da un encomiabile spirito di sacrificio, sfruttando al meglio le prestazioni della propria macchina, facendo ricorso alla propria perizia tecnica ed esperienza, rendeva possibili le operazioni di recupero di numerosi feriti, anziani e bambini. Tale atto rappresenta per la forza armata un magnifico esempio di coraggio, altruismo, senso del dovere ed ineguagliabile generosita'”. – Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998.
La tragica notte di venti anni fa mentre i pellegrini di Pignataro Maggiore avevano appena iniziato il cammino di fede del 53° pellegrinaggio a Pompei, un altro pignatarese in divisa, il tenente colonnello Renato Romagnuolo, era impegnato nelle operazione di soccorso alle zone alluvionate. Il valoroso pilota pignatarese fu insignito della medaglia d’argento al valor aeronautico, con Decreto del Presidente della Repubblica Scalfaro, nel settembre del 1998, con la seguente motivazione: Il Ten. Col. AArns pil. s.p.e Romagnuolo Renato, nato a Pignataro Maggiore (Caserta) il 14 novembre 1951: “Capo equipaggio di elicottero AB212, in occasione dell’alluvione occorsa ai danni della popolazione del comune di Sarno (Salerno) nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1998, veniva impegnato in una missione di soccorso e riusciva a condurre il proprio velivolo ed equipaggio nella zona delle operazioni nonostante le condizioni meteorologiche fortemente proibitive e la scarsa visibilita’. Sprezzante del pericolo cui esponeva la propria vita e guidato da un encomiabile spirito di sacrificio, sfruttando al meglio le prestazioni della propria macchina, facendo ricorso alla propria perizia tecnica ed esperienza, rendeva possibili le operazioni di recupero di numerosi feriti, anziani e bambini. Tale atto rappresenta per la forza armata un magnifico esempio di coraggio, altruismo, senso del dovere ed ineguagliabile generosita'”. – Cielo di Sarno, 5-6 maggio 1998.
Accanto al ricordo dei morti e delle vittime dell`immane tragedia che colpì al cuore la Campania, trova posto il riconoscimento per il coraggio di Romagnuolo, che nella sua lunga carriera di aviatore ha vestito con dignità, onore e coraggio la divisa azzurra, distinguendosi come pilota militare di grandissime capacità tecniche, sia con i velivoli ad ala fissa che con quelli ad ala mobile.