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Cellole – Amministrative, spunta il nome di Cristina Compasso sindaco, nascosto finora con quello del fratello Attilio

Cellole (di Armando Cappelli) – E’ Cristina Compasso il candidato sindaco della terza lista a Cellole. La nota e stimata avvocato cellolese, figlia del compianto eurodeputato Franco Compasso, è un nome tenuto segreto fino a queste ore. Infatti, da settimane si parla della candidatura a sindaco del fratello Attilio, anch’esso un nome altisonante a Cellole ma meno aggregativo di quello della sorella. In queste ore che i nodi stanno venendo al pettine con pochissimi giorni dalla presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio comunale cellolese, ecco che spunta il nome di Cristina Compasso. Queste indiscrezioni stanno facendo tremare gli attori in gioco, visto che va a raccogliere tutto quel malcontento che si è generato negli ultimi mesi nell’arena politica della cittadina litoranea. Addirittura si vocifera di un dialogo con il capo dell’opposizione uscente Guido Di Leone. Quest’ultimo, consapevole che rappresenta l’ago della bilancia per arrivare ad una vittoria certa facendo un’alleanza, forte anche dell’accordo sancito con l’ex assessore ai lavori pubblici Giovanni Iovino, è corteggiato sia dalla squadra compassiana che da quella della vecchia guardia di Izzo, Martucci e Lepore. Mentre questi ultimi continuano a dialogare senza riuscire ad arrivare ad una sintesi certa che potrebbe essere quella di un accordo con Di Leone, l’area di Compasso si muove sotto acqua ma portando probabilmente più risultati a casa. Infatti, in queste frenetiche settimane la lista che si stava creando intorno a Compasso pareva non suscitare alcun interesse e non rappresentava un pericolo vero. Nelle ultime ore, probabilmente anche a causa di interminabili trattative che si chiudono senza un nulla di fatto, ecco che salgono e non di poco le quotazioni per i compassiani. Attendendo di conoscere quale sarà la decisione della squadra di Di Leone, è in ultimazione anche la lista che fa capo all’ex sindaco facente funzioni Francesco Lauretano, unico con cui Di Leone non potrà mai dialogare, viste la dura e cruenta opposizione fatta in questi due anni di legislatura. Meno di una settimana di tempo ed i giochi saranno fatti, nel frattempo si susseguono incontri e nulla viene lasciato al caso.

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