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VENAFRO / VAIRANO PATENORA – Mancato cambio di un assegno, Banco di Napoli a giudizio

VENAFRO / VAIRANO PATENORA – Continua presso il Tribunale di S. Maria Capua Vetere il giudizio civile, per risarcimento danni, avviato da una Società nei confronti del Banco di Napoli agenzia di Vairano Scalo e del proprio Direttore in conseguenza del mancato cambio di un assegno circolaredi  € 5.423,50 emesso da intesa Sanpaolo, società capogruppo di cui fa parte la predetta Banca. Il procedimento, rubricato RG 10136/2017 all’udienza del 05.04.2018 ha visto la concessione da parte del Giudice, Dott. Ssa Maria Lombardi,  dei termini di cui all’art. 183, 6° co. c.p.c. ovvero la richiesta alle parti di esplicitare memorie istruttorie con rinvio al 22.11.2018.  I fatti di causa hanno creato molto interesse nella pubblica opinione in quanto riflettono un problema di grande attualità; ovvero “ la Banca, e/o il Gruppo Bancario, che ha emesso un assegno circolare è obbligata al cambio dello stesso su richiesta del beneficiario ? “ .  Nei fatti, la società Impredil s.r.l. con sede in Venafro aveva ricevuto in pagamento da propri clienti un assegno circolare di € 5.423,50 emesso da Intesa Sanpaolo di Isernia ( gruppo di cui fa parte il Banco di Napoli) nonchè altri scudi emessi da altre banche. Priva di un rapporto di conto su cui versare tali titoli la società Impredisrl chiedeva al Banco di Napoli di Vairano Scalo il cambio del citato assegno circolare oppure l’apertura di un conto corrente “ senza convenzione assegni “ ove versare il titolo e farvi pervenire  bonifici. Quindi alcun rischio per il Banco di Napoli visto che la fattispecie del  conto corrente richiesto,  dotato di IBAN per ricevere bonifici,così come un normale  libretto di deposito a risparmio, risultava movimentabile unicamente allo sportello.   Il Banco di Napoli di Vairano Scalo, per procedere alla operazione richiesta,acquisiva la fotocopia dell’assegno circolare per verificarne la bontà e la regolare emissione, nonché chiedeva ad Impredilsrl la documentazione societaria nonché quella del Dr. Domenico Boiano, legale rappresentante pro tempore della Società.  Quest’ultima provvedeva a far tenere nell’immediatezza  al Banco di Napoli quanto richiesto. Molti giorni passarono senza che il Banco di Napoli, seppur compulsato, comunicasse alcunchè ;per cui, allorquando, avendo necessità di liquidità per far fronte agli impegni societari, il Dr. Boiano, nella qualità, si recava in Banca per effettuare l’operazione richiesta gli veniva frapposto un netto rifiuto senza fornire alcuna spiegazione.   Quindi, nei fatti, a dispetto della normativa vigente 8 art. 82 R.D. 1736/33 il Banco di Napoli di Vairano Scalo rifiutava di corrispondere al legittimo beneficiario la somma portata dal titolo. Da qui l’atto di citazione per risarcimento danni, per valore indeterminabile, incardinato innanzi il Tribunale di S. Maria Capua Vetere, attivato dalla Impredil s.r.l. assistita legalmente dagli Avv.ti Pasquale Di Pietrantonio e Avv. Adele Cortellessa.

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