Casapesenna – Sarebbero altre 4 le minorenni “indemoniate” maltrattate e abusate da don Michele Barone. È quanto emerge dalla testimonianza della sorella della 13enne abusata e maltrattata dal sacerdote, la piccola “Giada”. Martedì scorso, 10 aprile 2018, in procura a Santa Maria Capua Vetere si è svolto l’incidente probatorio, condotto dal gip Ivana Salvatore. Durante le due ore e mezza di interrogatorio, svolto con modalità protette, la sorella “Arianna” ha fatto i nomi di altre 4 minorenni che avrebbero subito le stesse pratiche della piccola Giada. La ragazza ha riportato inquietanti dettagli sugli “esorcismi” del sacerdote, come “il collare” con il quale teneva “Giada”. “Le mise un piede in testa, le tirava con forza l’orecchio, e come in altre occasioni la costrinse a ingoiare l’ostia ferendole la bocca”, racconta la sorella della vittima, collegata in videoconferenza alla stanza dove erano presenti, oltre ai magistrati, anche don Barone, arrivato dal carcere di vallo della Lucania, il commissario Luigi Schettino, e i genitori della vittima, che hanno il divieto di avvicinamento alla minore. “Noi sorelle abbiamo più volte detto che le sue modalità erano aggressive e violente, che non eravamo d’accordo”.
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