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BELLONA – Marcia per “Mai più Ilside”: 800 cittadini per la bonifica e il ripristino dell’area di stoccaggio

Bellona – Sabato 14 aprile, circa 800 cittadini hanno marciato per la bonifica e il ripristino dell’ex area di stoccaggio Ilside, andata in fiamme nel 2012 e la scorsa estate. La protesta è stata organizzata dal comitato cittadino Bellona – Triflisco “Mai Più Ilside”, con il sostegno dell’Ugl e dell’Associazione “Medici per l’Ambiente”.

“Non ci fermeremo – annuncia Domenico Papale, delegato del comitato Bellona-Triflisco “Mai Più Ilside” –  nonostante la denuncia per interruzione di pubblico servizio che alcuni di noi si sono visti recapitare per il sol fatto di essere andati in Comune per chiedere le motivazioni di inammissibili ritardi a fronte di una emergenza grave che perdura da 270 giorni. Chiediamo interventi urgenti e pretendiamo il nostro diritto alla salute, a fronte di un immobilismo inaccettabile da parte della Regione Campania e dell’amministrazione comunale in primis”.

E’ una battaglia fondamentale quella che i cittadini di questa zona stanno portando avanti a tutela dell’ambiente non soltanto di Bellona ma dell’intera Campania – sottolinea il segretario regionale dell’Ugl Gaetano Panico – e noi, insieme a tutte le federazioni dell’Ugl, non potevamo non essere partecipi. Nei prossimi giorni, come Ugl, faremo una interrogazione alla Regione Campania per comprendere come mai siano ancora dormienti di fronte ad un disastro che perdura dal 2012, e nonostante il precipitare della situazione dello scorso luglio”.

Al fianco dei manifestanti anche l’associazione Medici per l’Ambiente che, sulla pagina ufficiale face book precisa: “In Italia 3 persone su 4 muoiono per malattie legate agli stili di vita e all’inquinamento. Milioni di persone soffrono di malattie per lo più respiratorie ma anche cardiovascolari, causate o aggravate da agenti chimici e biologici presenti nell’aria. Sono oltre 70 mila le sostanze immesse quotidianamente nell’aria, nell’acqua e nel suolo e solo alcune di queste sono state studiati gli effetti nocivi. I fattori di rischio ambientale hanno importanza in oltre l’80% delle patologie regolarmente esaminate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Nei bambini i fattori di rischio ambientale possono contribuire ad oltre un terzo del carico di malattia. Per tutto questo continueremo a stare al fianco del comitato cittadino MaipiuIlside BellonaTriflisco e a dare il nostro contributo come operatori della sanità a difesa dell’ambiente e del territorio”.

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