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Sonda lambda: cosa è questo oggetto misterioso e a cosa serve.

Quando una macchina ci lascia in panne siamo quasi sempre in preda al panico, soprattutto se nel bel mezzo di un viaggio più o meno lungo. Le domande sono sempre le stesse: come intervenire, quali costa comporta, quale pezzo si è rotto e soprattutto per quanto tempo rimarremo senza vettura. Di solito, tutte queste risposte, hanno un comune referente, il meccanico di fiducia. A volte però può essere anche utile reperire informazioni da più centri, per comprendere la veridicità dei costi e della manutenzione da effettuare.

La macchina è però costituita da infiniti fattori che possono comportare un cattivo funzionamento della quattro ruote, alcuni noti altri decisamente meno. Fino ad arrivare a pezzi di cui nemmeno conoscevamo l’esistenza: tra questi, la misteriosa sonda lambda che è possibile qui, per esempio acquistare.

Questo strumento filiforme con estremità metalliche è utilizzato per registrare la presenza di ossigeno nei gas di scarico, così da analizzare l’efficienza del catalizzatore e della marmitta.

La sonda lambda può dare informazioni dettagliate sulla capacità dell’auto di rispettare le regole per sconfiggere l’inquinamento. Essa ha un compito ben preciso: rilevare la presenza di ossigeno nei gas di scarico. Non bisogna dimenticare un semplice principio, secondo cui un’auto poco inquinante è anche un’auto che funziona.

La sonda dunque è fondamentale per valutare la quantità di ossigeno nei gas di scarico tramite un rilevatore dalla forma esagonale da inserire nel collettore di scarico che registra le emissioni dell’auto. Può produrre tre risultati sostanziali: eccesso di aria, di carburante e combustione stechiometrica.

Vi sono due tipi di sonda, diversi in base al materiale: ceramico e in biossido di zirconio e biossido di potassio. Nel caso in cui la sonda risulti rotta non restituisce il segnale corretto generando un maggior inquinamento e consumo di carburante.

Nel momento in cui vi è un mal funzionamento della sonda abbiamo due strade: pulirla o cambiarla definitivamente. Quest’ultima è sempre, soprattutto dopo un certo chilometraggio, l’opzione più consigliata per non danneggiare l’auto e il motore soprattutto. I costi sono non esorbitanti e ammontano a qualche decina di euro.

Per conoscere l’efficacia reale della sonda acquistata possiamo sempre affidarci ad un test del nostro meccanico di fiducia. Un metodo tradizionale ma decisamente efficace nel caso in cui non si voglia andare incontro a problemi di natura economica e soprattutto funzionale per la quattro ruote e tutti i componenti installati.