Piedimonte Matese – Municipio, miracolo: la giunta si accorge che le gare non vanno frazionate (come avvenuto finora). “Osservatori” con gli occhi chiusi

Piedimonte Matese – I miracoli esistono, è proprio vero. Basta avere fede e, prima o poi, tutti possono toccarne uno con mano. Lo scorso 25 gennaio 2018, con la delibera numero 25 (che alleghiamo in fondo), la giunta municipale di Piedimonte Matese, guidata dal sindaco Luigi Di Lorenzo, ha fornito indirizzo a tutti i responsabili delle varie aree in vista delle prossime gare di appalto. Su suggerimento dell’assessore ai lavori pubblici – Loreta Di Marco – si indirizzano i vari settori a non spezzettare le gare di appalto, a fissare periodi di validità di contratto per almeno tre anni.
“…… di stabilire che la durata dei contratti inerenti i servizi sia pluriennale con un minimo di anni tre, fatte salve particolari e motivate circostanze ostative che di volta in volta saranno evidenziate dai Responsabili delle Aree;
di limitare allo stretto necessario gli affidamenti temporanei dei servizi giustificati “… nelle more della indizione ed aggiudicazione dell’appalto …” affinché gli stessi non possano ricadere nella fattispecie di “indebito frazionamento”.
Questi sono i passaggi fondamentali di un atto che appare un autentico miracolo se si riflette sul “mitico” affidamento della gestione del canile comunale che ha visto prima il prolungamento di un servizio “morto” da oltre un mese all’impresa che lo gestiva prima. Poi lo stesso servizio è stato affidato per appena quattro mesi, sempre alla stessa impresa. E come se non bastasse, quando il consigliere di opposizione, Domenico Santopadre, ha chiesto spiegazioni alla segretario comunale, Di Caprio ha risposto: “tutto ok!”. Ora invece la giunta corre ai ripari e sollecita i funzionari in vista di prossime gare a rispettare i dettami della buona amministrazione. E poi dicono che i miracoli non esistono!
Quello che sembra veramente mancare a Piedimonte Matese è una vera opposizione, manca cioè da parte dei consiglieri di minoranza il controllo degli atti amministrativi e questo potrebbe favorire le “distrazioni” da parte dell’amministrazione. Ci sono poi gruppi di cittadini nati con lo scopo dichiarato di “osservatori” ma che mostrano forti carenze tecniche e procedurali per poter svolgere il ruolo previsto. Oltre alla naturale mancanza di coraggio.

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