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SESSA AURUNCA – Uccise l’amico dopo l’ennesimo litigio, la Cassazione condanna annullata per Perillo

SESSA AURUNCA – Odiava a tal punto un suo amico che lo uccise con un colpo di fucile alla testa. La Cassazione ha annullato la condanna inflitta in Appello. Ora i giudici corte d’assise di Napoli dovranno rifare il processo a carico di Vincenzo Perillo, reo confesso dell’omicidio di Luigi D’Arino, avvenuto nell’agosto del 2013 nella frazione di Corigliano. Nell’immediatezza del delitto, Vincenzo Perillo si presentò spontaneamente ai carabinieri confessando di essere l’assassino. Aveva riferito che il D’Arino era un suo conoscente, ma che da anni nutriva rancore verso di lui a causa di alcuni litigi e di rapporti tesi, tanto che aveva maturato il proposito di ucciderlo circa otto giorni prima dell’omicidio. Aveva poi aggiunto di aver posto in auto un fucile, trovato anni prima casualmente, e di aver fatto appostamenti per individuare il momento più propizio all’azione. Decisa la data dell’omicidio, aveva iniziato a girare con l’auto per il paese, tenendo il fucile carico posizionato sulle gambe e con la bocca di fuoco verso il finestrino, fino a trovare la vittima e a mettere in atto il suo intento omicida, colpendo alla testa. La Corte di Cassazione ha, ora,  accolto il ricorso proposto dall’imputato, già condannato in primo grado a sedici anni di reclusione con giudizio abbreviato dal gup del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, pena poi diminuita a dodici anni dalla Corte di Assise di Appello, che aveva riconosciuto la sussistenza di un vizio parziale di mente. Decisione ora annullata, con rinvio per un nuovo processo.

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