Ultim'ora
Il maresciallo Palazzo ha condotto le indagini sul caso

CAIANELLO – Picchiava e violentava la moglie, dopo dieci anni scappa dall’orco e lo fa arrestare

Caianello – L’arresto di un uomo – denunciato dalla moglie per continue violenze e maltrattamenti, pone fine ad una vicenda di abusi durata oltre dieci anni. Quello di alcune settimana fa è stato il secondo arresto per Gjini Indrid un albanese 34enne che considerava la sua consorte alla pari di un qualsiasi attrezzo casalingo. Dopo una serie di denunce l’umo venne già arrestato nel 2014. La moglie scappò al Nord Italia. Dopo due anni di carcere Indrid ritornò libero e riuscì anche a convicnere la moglie a riallacciare i rapporti. Ritornarono a vivere insieme, in un’abitazione di Caianello, in località La Piana. Ben presto il 34enne riprese le sue abitudini picchiando e abusando della moglie sistematicamente. Così, alcune settimane fa, scattò l’arresto  ad opera dei militari del Comando Stazione Carabinieri di Vairano Scalo – guidati dal maresciallo Palazzo – in esecuzione di un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere – Ufficio G.I.P., su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’accusa è di maltrattamenti in famiglia aggravato e violenza sessuale aggravata. Le indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di S. Maria Capua Vetere hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato in ordine al delitto di maltrattamenti in famiglia ai danni della moglie, dall’anno 2016 fino al mese di febbraio 2017, consistiti nell’indirizzarle ripetute ingiurie, nel chiuderla in casa ed impedirle di avere relazioni con altre persone, nonché nell’aggredirla fìsicamente con calci, schiaffi e pugni in testa e nel minacciarla di morte, in maniera da sottoporla ad abituali sofferenze psichiche e fìsiche ed a costringerla a sostenere un regime di vita doloroso ed avvilente, al punto da farle lasciare l’abitazione familiare, con l’aggravante di avere posto in essere tali condotte in presenza della figlia minore degli anni 18. Inoltre, gli accertamenti svolti hanno fatto emergere ulteriori elementi di colpevolezza nei confronti dell’indagato, anche in ordine a continui episodi di violenza sessuale consumati nei confronti della vittima all’interno delle mura domestiche, posti in essere con violenza fisica e minaccia di poter essere oggetto di ulteriori maltrattamenti.

Guarda anche

CAIANELLO / ROCCAMONFINA / MONDRAGONE – Attuazione strategie di sviluppo locale: dalla Regione Campania 5milioni di euro al Consorzio del papà di Giovanni Zannini

CAIANELLO / ROCCAMONFINA / MONDRAGONE – I miracoli esistono, non sembrano esserci dubbi. L’assegnazione, da …