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MONDRAGONE – Sito “La Cantarella”, i documenti diventano realtà: pubblicati all’albo del comune

Mondragone – Il giorno 13 dicembre è stata pubblicata all’albo del Comune di Mondragone la Determinazione Dirigenziale n. 1934 del 12 dicembre 2017. Con questo documento i tecnici del comune hanno preso atto (finalmente) della presenza di fumarole determinate dall’innesco di rifiuti sul sito della Cantarella, e soprattutto affermano che la situazione rappresenta uno stato di pericolo per l’incolumità pubblica.

Purtroppo aveva ragione il blog “sitocantarella.blogspot.it”, avevano ragione quelle cento mascherine bianche che hanno marciato per la città domenica 19 novembre, chiedendo rispetto per la vita e per il territorio. Non hanno trovato riscontro invece le continue rassicurazioni provenienti dalle istituzioni, di qualunque ordine e grado, assenti alla marcia del 19 novembre. Del resto cosa avrebbero potuto dire se non il solito annuncio di imminente bonifica.

Eppure la documentazione in possesso dei tecnici del comune (già da tempo) ha sempre rappresentato un quadro grave della situazione. Basta considerare la relazione della GeoProject, dell’ottobre 2013: nell’introduzione riferisce che la stessa Amministrazione Comunale nel 2009 ha commissionato una serie di indagini ed analisi su circa 20 campioni prelevati dal sito. Di questi 20 campioni 3 sono risultati rifiuti non pericolosi, ben 17 invece rifiuti pericolosi con classi di pericolosità H6 (tossico), H7 (cancerogeno), H13 (sensibilizzanti) ed H14 (ecotossico), smaltibili in discarica pericolosi (CER 191301). Inoltre, sempre la GeoProject, ha evidenziato l’alta temperatura del suolo in prossimità delle fumarole, segnalando la presenza di H2S (idrogeno solforato) in questi fumi.

Anche la relazione tecnica n. 24/TF/16, predisposta dall’ARPAC su richiesta della Regione Campania nell’agosto 2016, è allo stesso tempo chiaro ed inquietante. Innanzi tutto ribadisce che la stessa ARPAC non è dotata di idonei mezzi per effettuare le indagini preliminari ai sensi dell’art. 242 del D. Lgs. 152/2006. Sottolinea poi come il Comune abbia dato incarico per la redazione del Piano di Indagini Preliminari, tuttavia senza averlo mai attuato. Informa inoltre che i prelievi di acque fatti nel gennaio 2014 sono poco indicativi in quanto fatti da pozzi che poco o nulla hanno a che vedere con la “discarica” della Cantarella, stante la natura del suo terreno. Infine ribadisce che spetta al Comune di Mondragone, quale soggetto obbligato, la bonifica del sito, ormai configurato come “una discarica incontrollata e priva di qualsiasi titolo autorizzativo” e che la natura stessa del territorio dove sorge il sito è particolare, per cui indagini approfondite potrebbero “aggravare” la situazione ambientale.

Dinanzi a tutte queste informazioni ed alla documentazione visiva prodotta da tanti cittadini, l’unica cosa a tutela della salute pubblica è rappresentata dai “soliti” lavori di riporto e costipazione di terreno vegetale presso l’area dell’ex discarica in località Cantarella. Stavolta però nella determinazione è stata aggiunta l’indicazione dello stato di pericolo per l’incolumità pubblica.

Raccontare questa situazione ci rattrista soltanto, ma ci rattrista di più vedere che dinanzi a questo scempio, uno dei tanti della nostra terra, etichettata Terra dei Fuochi, non si prendono provvedimenti. Solo annunci, sopralluoghi, passerelle, tavoli di lavoro, ipotesi di stanziamenti di milioni di euro. Ma di concreto ci sono solo le fumarole che investono ed avvolgono tutta la città con un tragico abbraccio.

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