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SPARANISE – Comune, Giramma e Martiello: bugie “istituzionali” (il documento)

SPARANISE – Le bugie, si sa, hanno le gambe corte. Quando poi – a supporto della verità – ci sono documenti ufficiali con tanto di protocollo – allora le gambe (delle bugie) diventano ancora più corte, anzi cortissime. Basta avere un po’ di pazienza ed ecco che il tempo diventa galantuomo e smaschera chi della bugia pensa di poter fare la propria arma migliore.  Era lo scorso ottobre quando dal municipio di Sparanise esplose la notizia delle dimissioni dell’assessore e vice sindaco Armano Giramma. Dopo qualche ora il sindaco Salvatore Martiello pubblicò, sui social, alcune foto nella quali era quasi in “intimità” con Giramma, aggiungendo una serie di commenti che smentivano nettamente quella notizia. Il giorno dopo lo stesso Giramma dichiarò – con il petto gonfio di orgoglio – che: “non mi sono mai dimesso, resto la mio posto”.  Mentivano. Sapendo di mentire. Lo certifica il documento protocollato dallo stesso Armando Giramma con il quale si dimise.
Per un politico, per un amministratore, dire bugie è una colpa grave. Ma non qui. Non nel nostro Paese. E’ una colpa grave in quei Paesi che hanno un grado di senso civico superiore. In Italia, invece, le bugie in politica sono un merito, arricchiscono il curriculum. A questo punto, dopo che i documenti ufficiali mostrano la verità – smentendo i protagonisti –  tanti cittadini si domandano:
Se un sindaco e il suo vice riescono a mentire così candidamente su una cosa del genere, cosa dobbiamo aspettarci su questioni più serie?
Perché Giramma ha negato di essersi dimesso?
Martiello non era il garante della trasparenza e della legalità?

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