Mignano Montelungo – Battuta d’arresto per l’udienza preliminare fissata per alcuni giorni fa. Infatti un difetto di notifica ha costretto il giudice a spostare l’udienza al prossimo febbraio 2018. Saranno davanti al giudice Benedetto Fuoco (tecnico comunale di Mignano Montelungo) e Giovanni Ferone (imprenditore di San Vittore del Lazio, proprietario compattatore in cui trovò la morte l’operaio). Il giudice deciderà se il processo dovrà continuare oppure no.
Il terzo imputato – Iovino Carla Maria – ha già scelto di patteggiare la pena; chiede, insomma, di concordare con la procura della repubblica di Cassino, la pena e il risarcimento danni in favore delle parti civili. La scelta del patteggiamento è stata presentata, nelle settimane scorse, dall’imputata Iovino Carla Maria (titolare impresa gestione raccolta rifiuti Proclean),attraverso il proprio legale, Ernesto De Angelis. L’udienza potrebbe svolgersi nei primi mesi del prossimo anno
I fatti avvennero nel giungo del 2016 quando Emilio Marotta, 33 anni, fu risucchiato e tritato dal compattatore vicino al quale stava lavorando. Una tragedia troppo grande per la piccola comunità di Mignano Montelungo. Alle ore tredici di quel giorno – 21 giugno 2016 – Emilio era ancora vivo, lo assicurano alcuni suoi colleghi che avrebbero visto l’operatore ecologico.
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