Alife – Giornata importante, quella di oggi, al processo a carico di Pietro Sansone, ex funzionario del municipio di Alife. Sul banco dei testimoni, fra gli altri, sono saliti l’ex consigliere comunale Daniele Cirioli e l’ex sindaco di Raviscanina Ermanno Masiello. Il primo ha ripercorso alcuni momenti del periodo in cui era consigliere comunale ad Alife; in particolare Cirioli ha ricordato ai giudici, in aula, il suo intervento in consiglio comunale quando sollevò diversi dubbi sul modus operandi di Sansone. L’ex sindaco di Raviscanina, Masiello, invece, ha testimoniato relativamente ad alcuni mandati di pagamenti nell’ambito della gestione del Consorzio Metano di cui Masiello era (ed è ancora) componente del direttivo. Mandati che Masiello restituì a Sansone (responsabile amministrativo) con la richiesta di alcuni chiarimenti.
Si tornerà in aula il prossimo cinque dicembre quando saranno ascoltati altri testimoni. Una figura, quella di Sansone – difeso dall’avvocato Dario Mancino – che per quasi venti anni è stata praticamente rispettato e riverito da tutti: amministratori, politici e semplici cittadini. Davanti al suo ufficio c’era la fila, quasi ogni giorno. Ora, invece, sembra essere stato dimenticato di tutti. Pietro Sansone, ora in libertà, venne tratto in arresto oltre anno fa, per i reati di peculato e falso ideologico continuato in relazione a fatti commessi in Alife e Piedimonte Matese tra il 2007 e il 2010. Le indagini hanno preso inizio a seguito di notizie su presunte irregolarità amministrative e contabili perpetrate dal dirigente nell’esercizio delle sue funzioni.
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