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MONDRAGONE – “Marcia per la Vita”: “porsi delle domande”, il primo obiettivo raggiunto (le foto)

Mondragone – “Marcia per la Vita”, manifestazione organizzata dal Comitato Marcia per la Vita – Mondragone, per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sul tema della salvaguardia del territorio, in particolare per quelle realtà che sono vere e proprie bombe ecologiche di cui tutti ne stanno pagando le conseguenze a caro prezzo, tenutasi ieri, domenica 19 novembre. E’ stato il momento in cui i cittadini hanno voluto dire basta agli sversamenti legali e illegali, ai silenzi delle istituzioni, alle dichiarazioni di interventi di bonifiche annunciate e poi mai fatte. E’ stata una marcia, in continuità con quella fatta nell’ottobre 2013, lungo le strade principali della città. Il raduno è iniziato alle ore 9 nella Piazza L.M. Conte. Dopo circa una mezz’ora il corteo si è incamminato percorrendo Viale Margherita, fino a raggiungere Piazza Umberto I, dove si sono svolti gli interventi previsti. Tutti sono stati introdotti da Mina Iazzetta, portavoce del Comitato Marcia per La Vita – Mondragone. Hanno contribuito con la loro partecipazione le seguenti associazioni: Mondragone Terra Mia Mondragone; L’incontro Mondragone; Armata Mondragonese Mondragone; Legambiente Mondragone; Protezione Civile Mondragone; Croce Rossa Italiana Mondragone; D.E.A. Difesa Eco Ambientale Grazzanise
Noi genitori di tutti ONLUS Caivano; Le ali di Checco Battipaglia; Fermiamo i Roghi Tossici Santa Maria C. V.; Rete di Cittadinanza e Comunità. Il primo intervento è stato di Vincenzo Tosti, di Rete di Cittadinanza e Comunità. Nel suo discorso ha rappresentato come troppo spesso sono proprio le normative ad essere disattese, non solo dalle istituzioni locali ma finanche dallo stesso legislatore (regionale e/o nazionale). Il secondo intervento è stato di Marzia Caccioppoli, di Noi genitori di tutti ONLUS. Toccante la sua testimonianza personale. Lasciare il centro di una grande città alla ricerca di aria più respirabile per la propria famiglia, e scoprire sulla propria pelle che il luogo individuato era uno dei peggiori. Il terzo ed ultimo è stato di Salvatore Minieri, scrittore e giornalista. Il primo punto affrontato è stata l’assenza della politica locale, sottolineato nell’introduzione dalla protavoce. Tuttavia Minieri lo ha considerato un bene. Raccontando le proprie personali esperianze, ha ribadito quanto la
politica, in tutte le sue sfaccettature, abbia creato danni, soprattutto nel cercare di minimizzare la
portata dei disastri ambientali che continuano a susseguirsi nei nostri territori. Ha citato poi in
particolare le dichiarazione di Carmine Schiavone. Dopo il corteo ha proseguito la marcia lungo Corso Vittorio Emanuele seguendo il percorso indicato, fino a raggiungere la zona delle Crocelle, per poi ritornare verso Corso Umberto I, dove si è sciolto anticipatamente considerato l’orario. La partecipazione è stata al di sotto delle aspettative: un centinaio di persone. Ma tutte organizzate
con mascherine bianche sul volto e con striscioni, segnale forte proprio nei confronti del pigrismo e
della rassegnazione dei cittadini. Molti che hanno visto sfilare questo corteo per le vie cittadine
hanno cominciato a chiedersi: Che cosa stanno facendo? Perché indossano la mascherina? Ma
anche nel nostro territorio esistono situazioni di pericolo? “Quindi un primo risultato positivo possiamo dire di averlo raggiunto: le persone si stanno ponendo domande, segnale che il muro di pigrismo e rassegnazione comincia a sgretolarsi. Ed a questa manifestazione seguiranno a breve altre iniziative sempre mirate alla salvaguardia del nostro territorio”, dichiara il comitato.

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