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Caserta / Sessa Aurunca – PD, Oliviero sul banco degli “imputati”: il ras che bloccò gli impianti rifiuti. E noi paghiamo 100mila euro al giorno di multa

Caserta / Sessa Aurunca – E’ la resa dei conti fra Gennaro Oliviero e il Partito Democratico. Sì, perché, in pratica, Oliviero non è stato mai un elemento del Partito. Oliviero è sempre stato il Partito. Il partito di se stesso. Così era quando guidava i Socialisti (di sinistra) così è stato quando è passato nel Partito Democratico. Il consigliere regionale di Sessa Aurunca ha sempre perseguito un solo obiettivo (sicuramente legittimo): rafforzare il proprio consenso e dimostrare la propria forza. Un consenso e una forza che Gennarino (come lo chiamano affettuosamente gli amici), possiede sicuramente. Però non è uomo squadra. Sotto accusa, politicamente parlando, c’è Gennaro Oliviero, il potente consigliere regionale Pd e ras politico della Sanità casertana; il presidente della Commissione Ambiente che attraverso vincoli ed emendamenti esercita (legittimo) potere di veto su interventi e impianti dei rifiuti. Un veto che non è stato “risparmiato” perfino su quelli promessi come i 25 siti per compostaggio e digestione anaerobica, annunciati in pompa magna e poi mai realizzati dal governatore Vincenzo De Luca. Ora una grossa fetta del PD vorrebbe espellere Oliviero per clamorosi episodi di alleanze col centrodestra. Insomma per Mirabelli, Graziano, Picierno e tanti altri Oliviero sarebbe ambiguo. Se io sono ambiguo, loro, ribatte Oliviero, sono incapaci. Tra le “sfide” di Oliviero, anche il vincolo opposto alla presentazione dei progetti per centri di compostaggio e di digestione anaerobica. Con l’inserimento del “paletto” sui “Sistemi territoriali di sviluppo dominanti”, si bloccano tutte le pratiche. Ma qualche giorno fa i giudici del Tar di Napoli hanno accolto il ricorso della società Gesia alla quale la Regione Campania – in virtù di questa dinamica – aveva negato l’autorizzazione per la realizzazione di un impianto per il trattamento dei rifiuti nell’area dell’ex Isolmer di Teano. Secondo i giudici amministrativi di Napoli, la Gesia aveva ragione nel sostenere «fondatamente che la prescrizione inibitoria non è estensibile al Piano regionale di gestione dei rifiuti speciali». Si deve ritornare in conferenza dei servizi. E finora è stato solo tempo perso. Mentre la Campania continua a pagare la sua multa (circa 100mila euro al giorno) all’Europa per mancanza di impianti. Ma questo Gennaro Oliviero lo sa? E De Luca finge di non sapere? La politica dovrebbe essere al servizio della gente, non di se stessa.

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