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MONDRAGONE – Sito della Cantarella, l’Arpac risponde: “Non abbiamo macchinari specifici per questo sondaggio”

 

Mondragone – Avanzata la richiesta all’Arpac per effettuare indagini preliminari sul sito di stoccaggio della Cantarella. L’Agenzia regionale protezione ambientale Campania specifica che la stessa non ha macchinari idonei per poter effettuare questo tipo di sondaggio meccanico. Il comune di Mondragone aveva dato incarico alla Soe. Geoproject s.r.l. di redigere il Piano di Indagini. Preliminari che effettivamente lo ha redatto senza però mai attuarlo. L’Arpac ha solo ha effettuato delle indagini su campioni di suolo superficiale per valutare l’impatto ambientale dovuto alla ricaduta di contaminanti aero dispersi in seguito alle fumarole sprigionatesi dalla discarica per la combustione dei rifiuti giacenti e sulle acque sotterranee prelevando campioni da pozzi esistenti. Dalla relazione tecnica si può infatti leggere: “Per onere di precisione, va sottolineato che la discarica è ubicata in una ex cava di calcare e quindi sui rilievi carbonatici mentre i campioni di acqua sotterranea sono stati prelevati da pozzi esistenti ubicati nella piana. Pertanto. la discarica si trova su un terreno calcareo ad elevata permeabilità per fratturazione e carsismo mentre i pozzi esistenti ubicaci nella piana verosimilmente attingono le acque da un acquifero diverso dal primo, a media e/o medio-alta permeabilità per porosità. Anche le direzioni di flusso a scala regionale, delle due falde idriche sotterranee sono diverse: direzione N·S nell’acquifero carbonatico e direzione E-W/NE -SW nell’acquifero poroso della piana. Si può ipotizzare che una parte della risorsa idrica sotterranea dell’acquifero carbonatico potrebbe travasare nell’acquifero poroso. In conclusione, si può affermaree che la qualità delle acque sotterranee, non sembra essere influenzata da ricadute al suolo di sostanze inquinabili né da eventuali acque contaminate da percolato provenienti dall’acquifero carbonatico e travasate nell’acquifero poroso”. L’ente ritiene ritiene che i rifiuti debbano essere rimossi dal Comune di Mondragone, in qualità di soggetto obbligato, in quanto trattasi di un sito di stoccaggio provvisorio di RSU, che poteva essere autorizzato per una durata massima di 18 mesi e che pertanto allo stato si configura come una discarica incontrollata priva di qualsiasi titolo autorizzativo. Inoltre, l’Arpac ha segnalato che l’effettuazione di sondaggi meccanici in roccia litoide potrebbe aggravare la situazione ambientale portando a contatto l’eventuale contaminazione superficiale dovuta alla presenza dei rifiuti, con l’acquifero di base dei rilievi carbonatici.

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