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PIGNATARO MAGGIORE – Elezioni Provinciali: Magliocca vince ma non grazie a Zinzi

PIGNATARO MAGGIORE (Libera Penna) – Fino a poche settimane fa Magliocca  per qualcuno era  un poco probabile candidato,  per altri era un auto candidato alla presidenza della Provincia,  dalla sera  12 ottobre è il presidente eletto della provincia di Caserta. Il Sindaco di Pignataro Maggiore è stato eletto  con una elezione di secondo livello,  così come previsto dalla legge Delrio,  dai consiglieri comunali della provincia di Caserta.  Il risultato è stato netto. Le elezioni sono state vinte da Magliocca,  che è riuscito a fare quello che gli riesce meglio:  condurre delle campagne elettorali in rimonta,  attraverso un rapporto diretto con gli elettori. In un contesto politico dominato dall’assenza di fatto dei partiti tradizionali,  anche di quelli che  dietro sigle come Il PD nascondono delle comunità politiche dilaniate da guerre interne  e da faide  politiche combattute  senza esclusioni di colpi e  condotte con armi non convenzionali alla politica e, forse, ai rapporti umani, il sindaco di Pignataro ha fatto  una campagna elettorale per elezioni di secondo livello, con le stesse modalità attraverso  le quali ha da sempre affrontato le decine di campagne elettorali,  che nel corso della sua ventennale militanza politica lo hanno visto sempre vittorioso.  Giorgio Magliocca ha promosso una sorta “ti porta a porta” elettorale con i consiglieri provinciali,  riuscendo a portare sulle sue posizioni idi loro candidati nelle  liste collegate al sindaco di Caserta Marino. Qualcuno parla di trasformismo politico,  in realtà nelle liste civiche in supporto alla candidatura di Marino giocavano a  squadre mischiate,  dove di fatto erano in campo  giocatori politicamente ambidestro e con un’alta  propensione alla mobilità politica,  termine nobile in una terra di poco lavoro  e tanto  trasformismo. Il presidente della Provincia  eletto ha ottenuto tre volte e mezzo i voti dell’unica lista che lo appoggiava, quella di FI. Chi  afferma che ad aver vinto è stato Zinzi è  poco generoso nei confronti del contributo determinante che ha dato il neo presidente della provincia di Caserta alla vittoria  del centro-destra.  Per usare una metafora calcistica,  è come dire che l’Argentina si è qualificata ai mondiali grazie al dirigente accompagnatore e non alla tripletta di Messi. Nel  corso  dei 20 anni della parabola politica di Magliocca,  nonostante le sue vittorie a ripetizione,  in tanti,  in troppi fuoriclasse casertani  della politica delle nomine, hanno sottovalutato la capacità politica e umana del sindaco di Pignataro di connettersi con i cittadini ed il suo elettorato.  Giorgio Magliocca è uno dei pochi politici in attività che mantiene ancora un forte radicamento elettorale,  sociale e umano con il suo territorio,  il suo paese. Da  Pignataro, infatti,  sono partite tutte le affermazioni politiche,  fino ad essere letto  presidente della provincia,  in un contesto politico dove  il 90% dei politici viene nominato  ai massimi livelli della rappresentanza  istituzionale,  Giorgio Magliocca i suoi voti li ha sempre conquistati a uno a uno. Altri invece i voti neanche li hanno chiesto, pur facendo carriere politiche folgoranti.

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