TEANO – AMBITO, IL COMUNE VANTA CREDITI PER 2MILIONI DI EURO. MA NEGLI UFFICI DORMONO. L’ACCUSA DI MIGLIOZZI E DI BENEDETTO

TEANO – Il debito complessivo della Regione Campania nei confronti del comune di Teano come capofila dell’ambito sociale ammonta a €. 1.700.351,92.  L’Amministrazione comunale al termine di un percorso tormentato ha deliberato la nomina di un legale per l’avvio delle procedure di recupero attraverso i decreti ingiuntivi.  La delibera però non si limita ad autorizzare la nomina del legale, ma traccia in modo inequivocabile che l’ente ha subito danni per gli interessi che è costretto a pagare per fronteggiare i decreti ingiuntivi. Chiaro il riferimento delle responsabilità per l’inerzia indicato dall’amministrazione “l’eccezionale ritardo della liquidazione e accredito al comune di Teano delle somme mette in pericolo gli equilibri di bilancio, atteso che le ditte creditrici hanno attivato i procedimenti monitori, con i decreti ingiuntivi e pignoramenti, esponendo il comune a non più sopportabili compromissioni finanziarie, comportanti un evidente danno erariale, suscettibile di denuncia alla Corte dei Conti”. Questo il passaggio più forte che è condiviso dall’amministrazione che dai dirigenti quello che evidentemente non è condiviso è il contenuto di una lettera che ha fatto partire la procedura di approvazione della delibera che è pubblicata insieme alla delibera. E’ stata questa comunicazione evidentemente che ha fatto scattare la procedura. La lettera porta la firma del sindaco Di Benedetto e dell’assessore alle politiche sociale Mario Migliozzi  e si tratta di un vero atto d’accusa nei confronti di chi all’interno dell’ente è stato chiamato a fare le procedure e non le fatte ignorando tutte le disposizioni impartite dell’amministrazione.

Si riportano i passaggi più forti della delibera:
“Non sono bastati più di 40 mesi per arrivare a soluzione del problema della mancata riscossione dei crediti vantati dal Comune di Teano, quale Ente Capofila dell’Ambito C03, nei confronti sia di alcuni dei Comuni convenzionati e sia della Regione Campania. Non sono bastati atti di indirizzo della Giunta (Delibere n.40 del 25/02/2014, n.126 del 03/07/2014, n.36 del 02/03/2016 e n.13 del 24/01/2017) puntualmente disattesi, né le note di sollecito più volte inviate e altrettante volte ignorate (Es: prot. 0014822 del 20/10/2015, prot. 234/US del 19/06/2017 e prot.347/US del 17/08/2017) per sensibilizzare gli uffici competenti  alla definitiva assunzione dei provvedimenti dovuti.  Come spesso è accaduto in questi anni di consiliatura, ci si è limitati ad una nota di riscontro a firma congiunta degli uffici coinvolti (prot.1751 R.E. del 02/11/2015) che, oltre ad essere infarcita di frasi fatte, conteneva la solita grave intromissione nelle prerogative programmatorie del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito e dell’Organo esecutivo del Comune Capofila, nella parte in cui i sottoscrittori rivendicavano la non compromissione degli equilibri dei conti dell’Ente per la mancata riscossione dei crediti vantati, visto che i servizi legittimamente programmati per garantire i diritti delle persone più deboli, e quindi le relative spese, non fossero stati ancora effettuati. In parole più semplici, i Responsabili sottoscrittori comunicavano l’assenza di problemi perché loro avevano deciso di non erogare i servizi che l’Organo competente aveva legittimamente programmato e che la gente non aveva quindi il diritto di avere. Quindi, nonostante i precisi atti di indirizzo deliberati e le successive richieste e solleciti,a tutt’oggi nessuna procedura interna è stata avviata e definita per consentire realmente il recupero della restante ed imponente massa di crediti vantati dal nostro Ente nei confronti degli altri Enti locali dell’Ambito e della Regione Campania, nonostante che il Comune di Teano soffra costantemente di crisi di liquidità che non permette di soddisfare tempestivamente i propri creditori e che lo induce a ricorrere all’anticipazione di tesoreria con evidente aggravio di spese. Per tutti i motivi rappresentati si chiede:

1. di avviare ad horas, vista la conclamata e permanente inerzia degli uffici competenti, le procedure indicate nel punto 4 della deliberazione n 13/2017;
2. di accertare le responsabilità individuali per i ritardi maturati e di avviare le relative contestazioni disciplinari;
3. di verificare che la massa dei crediti vantati dall’Ente nei confronti dei Comuni inadempienti sia stata calcolata, per le annualità 2013-2014-2015, conformemente a quanto previsto dall’art.12 della Convenzione d’Ambito vigente;
4. di comunicare, entro e non oltre 7 giorni dalla ricezione della presente, al legale di fiducia dell’Ente le quote di compartecipazione da recuperare coattivamente, in conformità all’incarico ricevuto;
5. di predisporre, nel medesimo termine e con la collaborazione degli uffici competenti, l’atto deliberativo eventualmente propedeutico al conferimento dell’incarico legale per il recupero dei crediti vantati nei confronti della Regione Campania oppure di pubblicare il provvedimento gestionale di conferimento del predetto incarico;
6. di quantificare l’importo complessivo del danno causato all’Ente per l’inerzia sopra evidenziata e di trasmettere, entro e non oltre sette giorni dalla ricezione della presente, la relativa relazione alla Giunta.

 Nel ribadire tutte le considerazioni generali già ampiamente espresse nella nota prot.381 del 13/09/2017 relativamente alla tutela degli interessi dell’Ente che qui si intendono tutte nuovamente riportate, si chiede alla S.V. di relazionare all’Organo esecutivo sullo stato di attuazione dei procedimenti attivati nella prossima sedutadi Giunta.  Si avverte che,in caso di ulteriore inerzia, le gravissime omissioni saranno oggetto di uno specifico esposto denuncia che sarà inoltrato, senza alcun ulteriore preavviso, al Prefetto e a tutti gli Organi giurisdizionali competenti.