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foto di repertorio

CASERTA – LAVORI PER LA RICOSTRUZIONE POST TERREMOTO IN UMBRIA, 12 SOCIETÀ FINISCONO NEL MIRINO DELLA MAGISTRATURA

CASERTA – Sono molte le ipotesi di reato formulate dalla Procura della Repubblica di Napoli che sta indagando su alcuni imprenditori campani impegnati attualmente nella realizzazione di una serie di opere nell’ambito della ricostruzione post terremoto in Umbria, infatti,  le accuse, tutte da provare, nei confronti dei titolare di numerose imprese sono numerose e gravi, tra le quali vi sono: “Associazione per delinquere, illecita intermediazione e sfruttamento del lavoro, falso ideologico e materiale, inadempimento e frode nelle pubbliche forniture, false fatturazioni”. La magistratura ha ordinato numerose perquisizioni, eseguite dai Carabinieri del Nas, nelle sedi delle società, studi commerciali e di consulenza  a Roma, in Umbria e nelle province di Avellino e Caserta;  a seguito delle quali sono stati emessi 4 avvisi di garanzia nei confronti di alcuni imprenditori indagati.  Le indagini riguardano complessivamente 12 società e  si sono concentrate soprattutto su dei lavori avvenuti presso il comune di Cascia, in cui, secondo gli inquirenti gli operai erano sottopagati e privati del vitto sufficiente e di alloggi idonei, esposti a situazioni di grave pericolo per la loro incolumità personale. Gli imprenditori, che ad avviso degli inquirenti avrebbero dato vita a una associazione per delinquere, si sarebbero avvalsi della copertura di contratti di subappalto e dell’affidamento ad imprese fittizie prive di requisiti economici e tecnici. Presunte irregolarità riguarderebbero anche alcuni permessi ed  attestazioni di idoneità  per effettuare i lavori in questione.

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