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CASERTA – DEGRADO AI GIARDINI REALI, LA CONFEDERAZIONE CISAS ATTACCA IL DIRETTORE FELICORI

CASERTA – Mentre continuano a vuoto le lamentele dei visitatori della Reggia di Caserta e degli stessi sindacati sui disservizi e su come vengono mal tenuti i giardini reali, aumentano gli show giornalieri e propagandistici del direttore della Reggia, Felicori, il cui unico scopo sembra essere quello di blindare la Reggia nei riguardi dei casertani.   Lo dichiara la Confederazione Cisas di Caserta, intervenuta già più volte sulle varie problematiche riguardanti la stessa Reggia, fra cui il mancato pagamento dei Tributi e dei passi carrabili a tutto uso privato per gli abitanti della Reggia.     Ha fatto showing  Felicori quando si è vantato, per pubblicizzarsi, di aver firmato in provincia di Benevento un patto con i sindaci di 14 piccoli comuni della Valle Telesina per un progetto di valorizzazione turistica del loro territorio. Secondo la Segreteria Cisas è strano che il direttore della Reggia di Caserta abbia firmato un patto con i sindaci di piccoli paesi del beneventano e non abbia pensato di fare la stessa cosa con i sindaci del casertano  trascurando completamente Caserta. Felicori avrebbe fatto certamente meglio, rileva la Cisas, se avesse pensato al potenziamento del turismo del territorio casertano che lo ospita. La città capoluogo, il Belvedere di San Leucio, la Vaccheria, Caserta Vecchia, Casagiove, San Nicola la Strada, Recale, Casapulla, Curti oppure l’antica Capua, S.Maria Capua Vetere, Sessa Aurunca, Teano, Maddaloni, Calvi ed il Matesino, ricchi di riferimenti storici, potevano essere un grosso centro attrattivo del turismo pro Reggia. Anche in questi comuni – ma il manager bolognese Felicori non lo sa – vi sono noti ed importanti eventi di promozione eno-gastronomica, non inferiori a quelli del beneventano. La nomina di Felicori a direttore della Reggia di Caserta – continua la Segreteria della Cisas di Caserta – fu dalla Cisas accolta positivamente in quanto la Reggia poteva finalmente fruire di una direzione unitaria e stabile, non saltuaria e politicizzata, come in passato. Le precedenti gestioni clientelari e politiche di qualche occasionale dirigente senza volontà di ben operare, avevano oscurato la Reggia, che comunque  continuava a vivere grazie al suo antico splendore ed anche grazie ai residenti di Caserta. Quello che non sta bene ai casertani ed alla Segreteria della Cisas è che il direttore Felicori abbia creato steccati tra la Reggia e gli abitanti di Caserta. Ora, continua a fare solo pubblicità personale millantando eventi inconsistenti mentre Palazzo reale ed i suoi meravigliosi Giardini sono in uno stato pietoso, come hanno ben potuto registrare non solo la Stampa ma anche  i numerosi visitatori abituali od occasionali.

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