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TEANO / SESSA AURUNCA / CELLOLE – Ambito Sociale, De Luca nomina il commissario. E’ solo l’inizio della battaglia

TEANO / SESSA AURUNCA / CELLOLE – La regione, dopo un lunghissimo travaglio, ha scelto il commissario che dovrà approvare il piano sociale che solo due comuni su 16 (Sessa Aurunca e Cellole) non hanno voluto sottoscrivere. La logica imponeva che il commissario doveva agire solo per nome e per conto di questi due comuni. Siccome, però, spesso, la logica deve essere piegata a chi, al momento, ha il potere, ecco che il governatore Vincenzo De Luca commissaria tutto all’Ambito. Ma i comuni, giustamente si opporranno. I tempi per la soluzione della vicenda si allungheranno inevitabilmente.
E’ stato nominato Salvatore Crino, funzionario regionale,  commissario ad acta Comuni associati nell’Ambito Sociale Territoriale C03, in  attuazione della deliberazione della Giunta regionale n. 492 del 27 luglio 2017.
Nella giornata di ieri si è svolta l’ennesima riunione dell’Ambito, assenti come sempre ormai da 14 mesi i rappresentanti dei due comuni inadempienti  Sessa Aurunca e Cellole. Nella mattinata di ieri si era tenuta la riunione con i sindacati provinciali di CGIL, CISL,UIL e UGL . Il sindaco di Teano la convocato sindacati e sindaci proprio per comunicare a tutti i soggetti del territorio il blocco totale di tutti i servizi di cui l’Ambito è destinatario di finanziamenti che rischiano di essere revocati per i ritardi accumulati. I rappresentanti dei comuni hanno preso atto che i finanziamenti assegnati all’ambito sono completamente bloccati dalla situazione di stallo in cui è stato spinto l’Ambito dai comuni di Sessa Aurunca e Cellole.  Parliamo di circa 2 milioni di euro per il piano di zona, un milione e mezzo di euro fondi PAC provenienti dal ministero dell’interno  per gli anziani e la prima infanzia e di un milione e 400 mila euro per la carta sia. Circa 5 milioni di euro pronti da spendere fin dal mese di giugno 2016 che, invece sono completamente bloccati con il rischio di essere revocati per la mancata sottoscrizione della convenzione da parte dei sindaci di Sessa Aurunca e Cellole. Questo l’unico ostacolo che non permette all’Ambito di esercitare le funzioni ordinarie previste dalla legge. Sasso e Barretta sono ritenuti gli unici responsabile del mancato avvio di servizi  già approvati e anche finanziati direttamente  dal ministero. Tutta questa situazione di stallo e imputata dai cittadini, all’inerzia di una classe politica incapace di sedersi intorno ad un tavolo e assumersi la responsabilità istituzionale che gli è stata assegnata dai cittadini. Non ci sono ragioni che possono giustificare  l’assenza dei sindaci dal tavolo istituzionale, chi è assente ha sempre torto. A questo punto sono comprensibili anche le considerazioni di alcuni esponenti sindacali e cioè che  in questa diatriba politica nessuno si preoccupa veramente degli Anziani, dei disabili o dei cittadini in condizioni di difficoltà gli unici che ne pagano le conseguenze.
Sono ormai circa due anni infatti, che l’assenza di alcuni servizi essenziali grava completamente sulle famiglie in difficoltà, sfiduciate dall’incapacità politica dimostrata da una classe dirigente non  all’altezza del ruolo e completamente lontana dai bisogni dei cittadini.
L’Assessore Migliozzi delegato dal sindaco di Teano a presiedere gli incontri della giornata di ieri, ha informato sia i sindacati provinciali  che i rappresentanti dei comuni dell’imminente interruzione degli ultimi due servizi ancora attivi perché finanziati con risorse provenienti dalle precedenti annualità. Infatti il Servizio sociale professionale si chiuderà  il 30 di settembre, data in cui sono in scadenza i contratti delle Assistenti sociali presenti su tutti i comuni dell’Ambito. Il servizio di assistenza specialistica per garantire il diritto allo studio ai disabili non potrà più essere garantito, mentre dall’altro versante, nonostante la disponibilità di risorse sufficienti per assicurare  i servizi di assistenza sociale domiciliare ad anziani e disabili, questa non potrà essere avviata per la mancata sottoscrizione della convenzione da parte  dei comuni di Sessa e Cellole.
Migliozzi, senza giri di parole riferendosi ai due comuni inadempienti (Sessa e Cellole) asserisce  con estrema chiarezza che è “un comportamento politico irresponsabile ed egoistico che non tiene conto dei riflessi negativi sui cittadini bisognosi. In qualità di amministratori,  abbiamo tutti il dovere di farci carico dei diritti dei cittadini  che hanno maggior bisogni non importa se stanno in comuni diversi dal nostro, gli Anziani, i disabili, le famiglie in condizioni di povertà sono tutte uguali  sia se stanno a Cellole sia se stanno a Teano. Non abbiamo giustificazioni quando la politica non riesce a dare  le risposte ai cittadini. Ben venga poi se un comune vuole destinare ancora maggiori risorse alle politiche sociali, come asserito dal sindaco di Cellole.  Questo non giustifica però il blocco indiscriminato su tutti gli altri comuni di risorse pronte per essere utilizzate di cui si rischia anche la revoca.  Ognuno si assumerà le responsabilità delle proprie scelte. Questa modo di interpretare la politica, non ci appartiene,  infatti, anche  se con grandi difficoltà,  14 comuni su sedici hanno responsabilmente deciso di sottoscrivere la convenzione d’Ambito,  proprio nell’interesse collettivo, questi comuni consapevoli delle criticità che attraversa l’Ambito si sono impegnanti scrivendolo anche in convenzione di cambiare le regole della forma associativa in corso d’opera pur di evitare il blocco totale in cui è caduto l’ambito. Sessa e Cellole al contrario hanno fatto melina per i primi mesi, poi hanno approfittato di una posizione politica di vantaggio per modificare gli equilibri interni all’Ambito. Fallito questo tentativo  abbiamo assistito a un intervento a gamba tesa con cui si intendeva modificare la legge imponendo dall’alto un sistema di voto diverso da quello vigente. Questi sono i fatti il resto sono solo chiacchiere.”

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