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ALIFE – Comune, l’ultimo show di Cirioli e del cerchio magico: storia di una amministrazione nata già morta

ALIFE – Ieri, l’ex sindaco di Alife, Salvatore Cirioli con il suo “cerchio magico” si è recato in regione. A fare cosa? si domandano molti alifani. Per salutare qualche amico? Per informare il governo regionale della sua caduta sancita dalle dimissioni contestuali di otto consiglieri? Una gita di piacere?
Niente affatto!
Cirioli & C. sono andati in regione per perorare (scrive lui stesso sulla pagina ufficiale del comune) alcuni progetti di vitale importanza per il futuro di Alife.
Ma, scusate, si domandano ancora gli alifani (almeno quelli svegli), con tanti mesi a disposizione, perché andare proprio oggi?
Perché andare in regione da semplice cittadino?
Come al solito – suggeriscono alcuni cittadini di Alife (quelli maligni) – Cirioli non ha saputo scegliere i tempi giusti. Così come ha deciso di azzerare la giunta la mattina prima della sua caduta (con sette mesi di ritardo) ha scelto di andare in regione dopo l’ultimo giorno da sindaco. Cose in cui non possono riuscire tutti. Ci vuole talento naturale.
L’impressione è che Cirioli e il suo cerchio magico abbiamo già iniziato a fare campagna elettorale per le prossime comunali.
Ma la brevissima storia dell’amministrazione di Salvatore Cirioli si può riassume  come la storia di un qualcosa nata già morta. Nasce già morta quella notte prima delle elezioni quando diversi gruppi, non riuscendo per proprio conto a formare una lista competitiva, scelgono un nome “neutro” per amalgamarsi. Così si trovano insieme, ad esempio, consiglieri che si erano combattuti, odiati e denunciati, fino a poche ore prima di quella “miscelazione”. Credere che fra loro, potesse, scoppiare improvvisamente amore, appariva già come mera illusione.
Salvatore Cirioli viene praticamente condotto in municipio sul “calesse”. Conduce una campagna elettorale demonizzando Vitelli, su numeri, dati, e documenti sbagliati. E’ lui stesso, qualche mese dopo la vittoria, in consiglio comunale, a chiedere scusa a Vitelli perché lo aveva giudicato su numeri sbagliati.
Una volta eletto Cirioli incomincia a picconare la sua stessa maggioranza, cioè gli uomini provenienti dal gruppo dell’ex sindaco Giuseppe Avecone. Gli stessi che erano stati determinanti per la vittoria elettorale.
Cirioli si fida solo del suo strettissimo cerchio magico composto da pochi intimi fra i quali spicca Gianfranco Di Caprio che, di fatto, diventa la vera mente dell’amministrazione. Gli altri del cerchio magico restano, semplicemente, a guardare. Tranne qualche foto sulle strade ghiacciate, null’altro.
Il cerchio magico di consiglieri è rafforzato dalla presenza di un esterno: un uomo pio, devotissimo che ha provato più volte a fare il sindaco ricevendo sonore bocciature, nonostante il sostegno di Nicola Cosentino.
Arrivano poi in municipio alcuni consulenti esterni, pagati profumatamente, e a volte anche in anticipo. Proprio loro non hanno dubbi: ci vuole il dissesto finanziario. Cirioli ubbidisce e crea la spaccatura con il resto del gruppo.
Una frattura che Cirioli mostra subito di non saper gestire riuscendo in ogni sua azione ad ampliare, anziché arginare. La frattura, in realtà, nasce prima del dissesto perché – evidenziano i dissidenti guidati da Alfonso Santagata – non sono mai stati messi nelle condizioni di operare, di esercitare le proprie deleghe.
In poco tempo perde l’appoggio di quattro consiglieri della sua stessa maggioranza  ma anche di altri tanti sostenitori esterni, i cosiddetti grandi elettori che avevano contribuito al successo elettorale di Cirioli.
L’ex sindaco all’esterno, per “dissetare” tifosi sempre più esasperati, mostra i muscoli e assicura: mai scenderò a compromessi. Mai mi piegherò alle logiche della politica.
Nei fatti, invece, incontra il leader dell’opposizione Roberto Vitelli al quale chiede di entrare in maggioranza, di collaborare. La risposta di Vitelli è secca: non si può fare, devi ricompattare la tua maggioranza, se sei capace.
Tutto il resto è storia di qualche ora fa, con l’arrivo in comune del commissario prefettizio e con l’ultimo show di Cirioli e del suo cerchio magico davanti all’ingresso della regione. Una foto che però riassume tutto con Di Caprio che legge e spiega agli altri cosa stanno facendo.

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