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Quanto ne sappiamo di Trading Online?

Non è un test per mettere alla prova le nostre conoscenze bensì un modo per capire come ci approcciamo alla modalità online di investimento. Il plurale è d’obbligo visto che sono sempre di più gli italiani che si avvicinano a questi strumenti. Una ricerca della Consob, l’organo preposto a vigilare sulla Borsa e sugli intermediari finanziari, rilasciata un po’ di tempo fa aveva messo in evidenza numeri inquietanti: circa la metà di chi investe, e si faceva riferimento qui soltanto all’Italia, non avrebbe la minima conoscenza neanche dei concetti base di economia. Si faceva riferimento a terminologia tecnica che includeva concetti come inflazione, prodotti derivati e altro.
Questo dato può sembrare una follia, sarebbe come andare in una biblioteca senza saper leggere o mettersi alla guida di un aereo senza aver la minima idea di come lo si possa pilotare. Eppure risponde, cifra più cifra meno, alla realtà.
Non sappiamo se il dato fornito dalla Consob abbia preso in esame anche tutti gli investitori della rete che sperimentano la modalità fai da te: perché è questo il meccanismo del trading online. provvedere da soli, senza il supporto di alcun intermediario, ad investire. Semplicità di accesso, immediatezza e risparmio su quelle che sono le commissioni (spesso e volentieri anche piuttosto salate) degli intermediari tradizionali. Ecco le virtù del trading online. un mondo dove in apparenza è tutto semplice ed in tempo reale. Grazie alle piattaforme di trading si può seguire un percorso in totale autonomia senza dover perdere tempo; è possibile consultare in ogni momento sul proprio pc (o sul proprio smartphone, visto che con i passi avanti della tecnologia sono molto coloro i quali investono direttamente utilizzando il proprio telefonino) i grafici dell’andamento dei principali strumenti finanziari; sapere quanto stiamo guadagnano o perdendo; piazzare investimenti in qualsiasi momento della giornata. Il tutto, si spera, dovrebbe essere portato avanti con un minimo di senso di responsabilità e con un discreto bagaglio di competenze onde evitare di rientrare nella cifra di cui sopra, quella indicata dalla Consob riguardante gli investitori che si lanciano sui mercati senza avere le basi (e che, questo lo aggiungiamo noi, di conseguenza finiscono quasi sempre per perdere quanto investito). Se si vuole avvicinarsi a questo strumento l’idea migliore potrebbe essere quella di sottoporsi ad un periodo iniziale di formazione e preparazione. Oggi lo si può fare anche direttamente tramite le piattaforme di trading; quei soggetti cui facevamo riferimento sopra e che rappresentano i nuovi broker, intermediari virtuali. Spesso e volentieri garantiscono possibilità di studiare il trading online e formarsi sulla materia; il che può essere fatto anche in autonomia. Purchè non si finisca per incrementare quel dato di investitori che si lanciano sul mercato come kamikaze, senza troppe speranze di uscirne fuori vivi.

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